Gli UFO sarebbero stati presenti da sempre nella storia dell’uomo? Quando oggi si parla di avvistamenti e strani oggetti nel cielo, è molto semplice cadere in errore data la quantità di aeroplani, droni e satelliti che volano sulle nostre teste. Ma come interpretare invece antichi dipinti che rappresentano oggetti discoidali? Èil caso di un misterioso affresco conservato nella chiesa di Sighisoara, inTransilvania, che mostrerebbe un oggetto di discoidale che in gergo viene identificato con la sigla UFO.
Secondo lo scrittore Dan Farcasci sarebbero moltissimi dipinti antichi che mostrerebbero la presenza di strani oggetti, come racconta nel suo ultimo libro “Gli Ufo oltre la Romania”.
Il signor Farcas è uno scienziato di tutto rispetto: possiede un dottorato di ricerca in matematica e informatica, è Presidente dell'Associazione per lo Studio dei Unidentified Aerospace Phenomena (ASFAN) in Romania e anche un membro dell'Accademia delle Scienze Mediche.
Gli UFO nella storia
Nell’affresco datato 1534, si può osservare un oggetto a forma di discosorvolare una chiesa e dal quale sembrerebbe fuoriuscire anche un fascio di luce: “Come un accademico e ricercatore, devo ammettere che osservando questi dipinti, non dovremmo escludere la possibilità che ciò che vi è rappresentato, possa essere qualcosa che abbia realmente a che fare con UFO ed alieni”, ha specificato lo scrittore. Nel libro del signor Farcas vengono raccontati avvistamenti nella storia della Romania, che tutt’oggi restano un mistero.
Addirittura, alcuni testimoni hanno riportato l’atterraggio di oggetti non identificatie l’incontro con creature aliene che pilotavano questi velivoli. “È improbabile che i testimoni abbiano inventato tutte queste storie ricche di dettagli”, ci tiene a precisare Farcas.
Anche se molti sono state le testimonianze raccolte, non c’è stato modo di poter tracciare un profilo psicologico per capire se tutte queste storie siano vere o meno.
Il problema non è soltanto confinato in Romania, in quanto moltissimi sono i casi simili registrati in tutto il mondo, spesso liquidati troppo rapidamente dalla comunità scientifica come “falsi” o semplici “disturbi”.