Solo poche ore prima la Polizia aveva ricevuto una segnalazione circa il corpo di una donna avvistato tra alcuni cespugli in zona Tor Sapienza. Purtroppo i dubbi si sono trasformati in certezza: il cadavere è stato riconosciuto dai genitori della ragazza, recatisi di corsa in Italia dalla Cina.

Ripercorriamo insieme gli ultimi istanti della ragazza

Gli ultimi istanti della ragazza sono stati immortalati dai video di controllo della città, e dalla telecamera di un capannone che sorge nei pressi della stazione di Tor Sapienza. zhang yao è uscita dalla Questura dopo aver ritirato la carta di soggiorno studentesca, ha chiamato una sua amica per dirle che era andato tutto bene e che stava per raggiungerla.

Tuttavia mentre era al telefono è stata scippata da 3 uomini che le hanno rubato la borsa.

La ragazza aspettava quel documento dal mese di marzo, non voleva perderlo, e così si è armata di coraggio e ha iniziato a rincorrere da sola i 3 scippatori: ha percorso alcune centinaia di metri sino ad arrivare alla stazione ferroviaria di Tor Sapienza. I ladri hanno attraversato i binari, mentre la giovane è stata costretta a fermarsi per un convoglio in transito, senza rendersi conto che sui binari dove si trovava in quel momento, stava per passare un altro treno che arrivava in direzione opposta. Il convoglio ha preso in pieno la ragazza, sbalzandola per alcune decine di metri; un impatto tremendo.

La drammatica sequenza è stata ripresa dalla telecamera di sicurezza di una fabbrica; i medici hanno affermato che la ragazza è morta sul colpo.

Una zona a rischio

Zhang Yao è stata scippata davanti al cancello della Questura di Tor Sapienza. I cittadini intervistati da Rete 4, dinanzi alle telecamere hanno affermato che è una zona completamente fuori controllo da parte dello Stato, piena di campi rom e rifugi per profughi, dove tutti delinquono indisturbati e non curanti delle autorità.

L'Ambasciata cinese ha emanato una circolare per i sui connazionali

L’Ambasciata cinese non ha perso tempo: ha emanato una circolare a tutti i suoi concittadini, sia in Italia che all’estero, indicando le zone rosse, cioè le aree che sfuggono costantemente al controllo delle autorità a Roma, invitando i connazionali a non recarvisi per nessun motivo.