Un impiegato delle Poste si è sentito male durante un corso professionale, ma i colleghi sono tornati nuovamente in aula, come se nulla fosse accaduto. L'uomo sarebbe stato colpito da un infarto, in occasione della pausa pranzo, e poco dopo è deceduto. Nessuno ha sospeso il corso, a Lecce. Un'indifferenza sconcertante, denunciata nelle ore successive dal sindacato Failp Cisal. L'impiegato deceduto aveva 60 anni e, oltre a soffrire di diabete, aveva problemi cardiocircolatori. Lui ed altri dipendenti erano stati invitati da Poste Italiane a partecipare a un corso di aggiornamento.

L'indignazione di Otello Petruzzi per l'atteggiamento di Poste Italiane

La pausa pranzo, un caffè e poi la morte. E' successo a Lecce. Un sessantenne, impiegato nell'ufficio postale di Lequile, si era recato a Lecce per un corso di aggiornamento e certamente non immaginava che gli sarebbe costato la vita. Otello Petruzzi, segretario provinciale della Failp Cisal, ha dichiarato che l'impiegato è stato colto da un infarto durante la pausa pranzo. Nessuno è stato in grado di salvargli la vita. Le lezioni, però, sarebbero continuate ugualmente. Petruzzi sottolinea che i colleghi del dipendente morto sono stati costretti a tornare in aula, seppur choccati per quanto accaduto. Ancora una volta, in Italia, avrebbero preso il sopravvento la burocrazia, il cinismo, il formalismo e il timore di fare sbagli.

Adesso il sindacato si domanda come possa essere accaduto un episodio del genere, e dove sono finiti valori importanti come l'altruismo e l'umanità.

La replica di Poste Italiane

Petruzzi e il sindaco Failp Cisal condannano fermamente quanto accaduto a Lecce. La morte di un impiegato sarebbe stata letteralmente snobbata. Il corso di aggiornamento è andato avanti.

Non è tardata ad arrivare la replica di Poste Italiane, secondo cui il sessantenne si era recato a mangiare, durante la pausa pranzo, di sua spontanea volontà, senza dire nulla a nessuno. Molti colleghi sono rimasti in aula solo per parlare della tragedia, visto che le lezioni sarebbero state sospese. La permanenza in aula dei frequentatori del corso, dunque, sarebbe stata dovuta solo a motivi di badge.