Nonostante sia la fase migliore per le vendite, Apple in questa fase sta riscontrando diversi problemi dal fronte giustizia. Piovono infatti pesanti accuse nei confronti dell'azienda americana, tanto che sembra si sia creato un nuovo scandalo che richiama il più famoso Panama Papers: il nuovo scandalo Paradise Papers sembra coinvolgere personaggi illustri, dalla Regina Elisabetta II, a Microsoft, Alphabet (Google), IBM fino ad arrivare appunto ad Apple. E a proposito di quest'ultima, le accuse sono pesanti e arrivano da uno dei giornali più rinomati negli Stati Uniti: parliamo del New York Times, che sostiene che l'azienda di Cupertino ha evaso circa 126 miliardi di dollari e che sarebbero stati depositati in un paradiso fiscale, ovvero nell'isola di Jersey situato nel canale della Manica.
Ovviamente arrivano immediate le smentite di Apple.
Apple smentisce le accuse del New York Times
Apple già ier 06 novembre 2017, attraverso un comunicato, ha smentito le supposizioni del noto quotidiano americano, ribadendo come il trasferimento dei soldi in altri stati non andrebbe in ogni caso ad inficiare sui pagamenti delle tasse dovute agli Stati Uniti, in quanto il collocamento di depositi nel paradiso fiscale (privo di tassazione) garantirebbe il congelamento dell'enorme quantità di soldi. Apple poi prende spunto da un report realizzato dal sito Fortune per sottolineare come la stessa azienda percepisce tre forme di reddito, una relativa al mercato americano, una al mercato estero ed una proprio da redditi derivanti da luoghi esenti da tassazione: il motivo di questo è che questi soldi devono essere reinvestiti nell'azienda.
Apple aggiunge poi che se i depositi esteri sono notevoli è perché la maggior parte delle entrate arrivano proprio dall'estero.
Redditi notevoli arrivano dall'estero
L'azienda americana poi motiva questa scelta sostenendo che se avesse tassato tutti i suoi profitti con il fisco statunitense, avrebbe dovuto pagare 5,81 miliardi di dollari di tasse in più rispetto già all'elevate tasse che paga attualmente agli Stati Uniti (10,44 miliardi versati, 5,24 miliardi di tasse accumulati). Secondo le ultime indiscrezioni, secondo il sistema legislativo americano, non dovrebbero risultare illeciti, l'unico neo riguarda i conti offshore nei paradisi fiscali. Apple è in regola con il governo degli Stati Uniti, potrebbe però avere dei problemi fiscali con le tasse versate negli altri stati.
Dovrebbero quindi avviarsi delle indagini a riguardo, resta il fatto che il boom di vendite degli iPhone X potrebbe essere "rovinato" da queste notizie non proprio piacevoli riguardo il fisco e le tasse da pagare.....