"E poi arrivano queste notizie e ti stravolgono la giornata, ancora non ci credo a tutto ciò, la vita a volte è ingiusta. Riposa in pace amico mio", questo e tantissimi altri i messaggi che da ore stanno invadendo la bacheca del profilo Facebook di Vincenzo Valenti, conosciuto da tutti come Enzo.

L'accaduto

Ad alcune ore dalla tragedia, la notizia ha iniziato a fare il giro del quartiere Fortino - luogo dell'agguato - diffondendosi a macchia d'olio. Tanta la disperazione e il dolore per la morte del 21enne catanese ucciso con un colpo d'arma da fuoco la notte scorsa, tra l'una e le due, tra piazza Palestro e via Palermo, a Catania, nel rione del centro storico.

Gli inquirenti stanno ancora lavorando per capire quanto accaduto: da una prima ricostruzione, e secondo nuovi dettagli, il giovane sarebbe stato colpito da un proiettile che lo avrebbe centrato al braccio per poi giungere all'addome. Gravi le ferite riportate che, a quanto pare, gli sono state letali.

I soccorsi

Enzo sarebbe stato trasportato all'ospedale Vittorio Emanuele di Catania, sito in via Plebiscito, da alcuni passanti che avrebbero notato il giovane ferito ma che - a quanto pare - non avrebbero assistito alla sparatoria. Caricato in macchina e giunti al nosocomio, però, nonostante i tempestivi soccorsi dei medici, per il 21enne non c'è stato nulla da fare.

Sul posto della tragedia sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Catania sezione Omicidi che, in queste ore, insieme alla Scientifica stanno cercando di capire quanto è accaduto.

Sembrerebbe che il 21enne non abbia precedenti penali a differenza del padre che, a quanto pare, già in passato sarebbe stato arrestato durante un'operazione antidroga. Forse una "lezione", forse la "resa dei conti", forse un'avvertimento finito male: tante le supposizioni, le ipotesi e i dubbi che in queste ore, gli agenti, stanno cercando di portare alla luce.

"E' volato un altro angelo via, non ci posso credere, proprio tu. Riposa in pace piccolo angelo", e ancora: "Riposa in pace vita mia eri un ragazzo d'oro, se ne trovavano pochi in giro, ti voglio bene". Messaggi, parole, commozione, ricordi: tutti - nel catanese - ricordano quel ragazzo sorridente, "l'unico ragazzo a comportarsi sempre da amico", che ha lasciato un grande vuoto nella comunità. Un ragazzo semplice, stimato e voluto bene da tutto il rione del Fortino che, oggi, piange un omicidio, forse, voluto.