Molte persone in tutto il mondo parlano spesso di avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Errori di valutazione e fenomeni atmosferici sconosciuti spesso possono ingannare chi osserva, ma che dire di quelle persone che affermano di essere venute in contatto con gli alieni o di essere state rapite contro la loro volontà? Fino a questo momento, nessuno ha portato un oggetto o una prova tangibile dall’interno di un disco volante alieno, ma un uomo afferma di aver fotografato l’interno di un’astronave. In un libro sono state pubblicate quelle che sarebbero le prime e uniche (per quanto ne sappiamo) fotografie della tecnologia di un altro mondo.
La presunta tecnologia aliena
Un "alieno simile ad un umano" e un “pannello di controllo all'interno di un disco volante" sono state pubblicate per la prima volta in un libro in lingua inglese, dall'editore Flying Disk Press. Le immagini sgranate in bianco e nero sembrano mostrare l'interno di un abitacolo con posti a sedere, pannello di controllo e altri oggetti. Addirittura è possibile vedere una figura incredibilmente simile ad un essere umano, che sarebbe in realtà un visitatore alieno. Nel libro "Contatti UFO in Italia" di Roberto Pinotti, si racconta di un disco volante atterrato a Francavillia, in Italia, sulla costa adriatica.
Il dibattito sul Caso Amicizia
Il libro dovrebbe essere pubblicato il 1° febbraio e contiene inquietanti testimonianze su quanto accaduto.
"A due uomini è stato permesso di entrare nell'Ufo e fare fotografie: il diametro dell'oggetto era di 24 metri, quello della cabina di controllo era di 10 metri. Queste fotografie rare e straordinarie, così come due fotografie del presunto pilota extraterrestre sono state pubblicate qui per la prima volta", commenta Pinotti.
Gli eventi si sarebbero sviluppati in Italia nell’ottobre del 1957 ed è il primo caso in assoluto dove sarebbero presenti delle immagini dell’interno di un UFO. La storia è conosciuta come “Caso Amicizia”. Questi esseri alieni sono stati descritti dai testimoni molto simili ad umani, con un'altezza però che superava di gran lunga quella di una persona media.
Questi esseri ebbero contatti regolari con alcuni residenti e secondo il testimone Alberto Perego, avrebbero costruito delle basi nelle vicinanze di Pescara. Gli scettici però non sono affatto convinti e credono che la storia e le foto in questione, siano soltanto una montatura.