Si è svolto mercoledì 13 febbraio 2013, presso la sededella 1^ Circoscrizione di Ancona ilterzo incontro sulle dipendenze affettive.

Che parlare d'amore in tempibui e di implacabile materialismo salutare sia ovvio, ma che a farlo siano treliceali al primo anno delle superiori, non è solo salutare ma salvifico.

Le tre ragazze, Giulia, Sara e Vittoria, del LiceoRinaldini di Ancona, da sempre scuola all'avanguardia nell'ambito delleofferte formative, hanno dilettato il pubblico con un video artigianale colquale è stata rappresentata la crisi di una coppia, di una lei che vede mutareil proprio innamorato dalla versione amabile e adorabile a quella di un uomoseccato e geloso del successo della partner.

Il video è tratto dallarielaborazione di un romanzo dal titolo La principessa che credeva nelle favole di Marcia Grad Powers.

Le ragazze ne hanno ricavato uncopione, lo hanno recitato e le scene sono state girate in un interno. Tutto di pomeriggio, insieme aicompiti da fare e alle lezioni da preparare.

Un bel traguardo sostenuto dallatestimonianza che hanno reso davanti ad un pubblico eterogeneo sullemotivazioni e sulle idee che hanno dell'amore. Perché la questione è proprioquesta, a scuola ci viene insegnato di tutto, ma la gestione delle emozioni, lariflessione sulla materia di centrale importanza per la vita , 'l'amore' , èancora oggi tabù, nella scuola e soprattutto nella famiglia dove è risaputo i giovani sono cerniere chiuse adoppia mandata.

Nel terzo incontro, in linea conquelli precedenti , le psicologhe Claudia Cioffi e Grazia Cotoloni hannoutilizzato il video ed hanno realizzatoanche un cd per presentare il valoree le sfumature della "relazione positiva" fondata sul reciproco rispetto esul "soddisfacimento reale del bisognodi attaccamento". A completare il quadro una serie di immagini tratte dallaproduzione pittorica degli ultimi due secoli che rappresenta i momentiidilliaci dell'amore , un sentimento che sempre dovrebbe fondarsi su una relazione di reciprocità, ovvero sulriconoscimento reciproco dell'uno e dell'altro, con a chiusura due poesie diGibran.

A tale incontro seguiranno igruppi di auto-aiuto in linea coi protocolli di Norwood Robin (Donne che amanotroppo) Si raccomanda chi ne avesse bisogno di contattare le psicologhe perprendere atto di ciò che non va e correre ai ripari, pur sapendo che proteggersi dalle trappolepsicologiche non è facile.