Nessuno è realmente cattivo, c'è sempre qualcosa che spinge a cambiare: un evento traumatico, un tradimento, un dolore. Questo è decisamente il caso di Maleficent, in Italia Malefica, la leggendaria strega della "Bella Addormentata", di recente riscattata dall'omonima pellicola Disney, che mostra l'altra faccia della medaglia: il punto di vista di una donna che diventa cattiva e vendicativa dopo essere stata tradita, derubata e ferita. 

La Disney torna quindi su suoi passi rimangiando o meglio "migliorando" quel dualismo cattivi-buoni, che per generazioni sono stati il centro delle sue migliori pellicole d'animazione, mostrando la storia di Maleficent, fata protettrice del mondo incantato di Brughiera, minacciato dagli umani, da sempre avidi e bramosi di potere: caratteristiche che Malefica avrà la possibilità di conoscere quando s'innamorerà di Stefano.

Giovane opportunista, che guadagna la possibilità di ereditare il trono tradendo Malefica, alla quale aveva giurato amore vero ed eterno.

Derubata del bene più prezioso per ogni essere fatato, le ali, Maleficent arriverà a corte durante i festeggiamenti per il battesimo di Aurora, la figlia di Stefano e della regina, lasciando come regalo alla bambina la famosa maledizione: il sonno centenario che solo il bacio del vero amore saprà risvegliare. Come succede nella favola che noi tutti conosciamo, anche nella pellicola Aurora viene affidata alle tre fatine, che hanno il compito di riportarla al corte una volta compiuto i sedici anni e un giorno ma, queste si dimostrano incapaci di curare la bambina, che riuscirà a sopravvivere soltanto grazie alla presenza di Maleficent, silenzioso angelo protettore.

Con il tempo tra Aurora e Malefica si instaura un vero rapporto "materno"che salva entrambe: Malefica ritrova la bontà perduta grazie al buon cuore della ragazza, che a suo tempo, conosce ed impara ad amare ed apprezzare la Brughiera, evitando così la brama di potere della maggior parte degli "umani" presenti nella pellicola. 

Il finale è la vera perla di una pellicola che si dimostra essere all'altezza del premio Oscar: non sarà il bacio del principe Filippo a risvegliare Aurora come tutti sanno, ma il candido bacio che Maleficent, addolorata per quello che lei stessa aveva fatto, da sulla fronte alla Bella Addormentata.

Una bella lezione di vita, che riscatta non soltanto la memoria e il buon nome di tanti cattivi delle favole ma anche la vera e propria figura femminile in se, fatta di luci ed ombre e di momenti di pura rabbia, che solo le donne sanno come esprimere in tutta crudeltà, la stessa che spesso le distrugge e le consuma. 

Morale della favola? Il vero amore esiste, ma non sempre è bisogna cercarlo in un uomo. Quindi, ciao idea di principe azzurro e ben arrivata donna emancipata!