California - Elon Musk ci ha abituato a cose strabilianti e futuristiche e ieri notte senza volerlo, ha fatto apparire un UFO nei cieli della California. Ma questa volta siamo di fronte a un avvistamento di oggetto molto identificato; lo Space X Falcon 9, razzo con nove motori in grado di andare nello spazio e tornare indietro sulla Terra atterrando al contrario.

L'ultimo lancio del Falcon 9 è stato fatto questa notte dalla base aerea di Vandenberg vicino Santa Barbara ed è il quarto di otto lanci che serviranno a portare in orbita ben 75 satelliti per conto della Iridium Communications Inc.

. Questi costituiranno la prossima generazione di satelliti e andranno a rimpiazzare la vecchia rete lanciata negli ultimi anni novanta. Dopo quegli anni la società andò in bancarotta e nei quindici anni successivi riusci a mandare in orbita solamente 7 satelliti.

La scia lasciata dal Falcon durante la notte evidenzia in modo netto il superamento della barriera del suono (1191 km/h) e complice l'aria secca delle Montagne di San Jacinto, il fenomeno è stato ben visibile in tutta l'area. Lo stesso Elon Musk ha voluto scherzarci sopra con un tweet.

Anche Amanda Stiles, direttrice di Space & New Frontiers nell'azienda non profit XPRIZE, ha potuto filmare l'evento da terra.

La Stiles ha peraltro lavorato lei stessa a Space X come ingegnere areonautico per più 4 anni, partecipando proprio alla simulazione dei fluidi a terra dell'F9 nonché alle prime prove di recupero del razzo per il suo successivo impiego su larga scala.

Dopo dieci minuti dal lancio del Falcon e il relativo distacco del secondo stadio, il razzo e la sua aurea misteriosa erano ben visibili da Palm Springs.

Dopo appena un'ora Space X ha comunicato che tutti e dieci i satelliti erano stato perfettamente rilasciati. Il nuovo network della Iridium servirà da upgrade per tutte le operazioni di controllo del traffico aereo, mappatura terrestre, Internet of Things e sistemi di sorveglianza.

Il Falcon 9 che ha un'altezza di 70 metri, ha un costo per singolo viaggio di 61 milioni di dollari, quasi il doppio di quando è stato annunciato la prima volta nel 2005.

Questo - dicono gli ingegneri di Space X - è dovuto a una domanda sempre più crescente nel mercato dei viaggi spaziali. Negli investimenti per la produzione del razzo ha peraltro partecipato anche la NASA mettendo quasi quanto la società di Elon Musk: 396 milioni di dollari.

La Iridium prevede di lanciare i prossimi dieci satelliti entro l'11 Febbraio e di completare le successive 3 messe in orbita entro la fine del 2018.