La Legge di Stabilità 2016 riconferma anche per questo 2016 le più importanti agevolazioni per la famiglia e la maternità come il Bonus Bebè 2016 che può essere richiesto in base ai requisitidei genitori (lavoratori autonomi o/e dipendenti pubblici e privati). Il Bonus bebè prevede infatti un sussidio mensile a sostegno delle famiglie con bambini nati o adottati nel 2016. In particolare il bonus bebè 2016 Inps riconosce alle neo mamme, ai genitori adottivi e affidatari per gli anni 2016 e 2017 un contributo che va dagli 80 euro ai 160 euro, in presenza di precisi requisiti reddituali.

Il beneficio infatti è concesso a condizione che il reddito ISEE di entrambi i genitori richiedenti non sia superiore ai 25.000 euro annui o a 7000 euro annui. Tale limite reddituale viene determinato con riferimento a quello dell'anno solare precedente a quello della nascita o dell’adozione del bambino. Tale soglia di reddito, non è più previsto a partire dal quinto figlio in poi. L'assegno è erogato in una misura di 80 euro mensili per redditi non superiori a 25 mila euro (960 euro annuali) che diventano 160 euro mensili (1920 euro annuali) se il reddito è inferiore a 7.000 euro annui. Il "bonus bebè" è previsto per ogni figlio nato o adottato tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017.

Quali sono le modalità di presentazione della domanda?

L’Inps con la circolare n. 93 ha chiarito di recente le modalità e i termini di presentazione della domanda per via telematica. La richiesta del Bonus Bebè deve essereinoltrata a partire dal giorno della nascita del bambino o del suo ingresso nel nuovo nucleo familiare e non oltre i 90 giorni.

In caso di mancato rispetto dei predetti termini, il pagamento del contributo comincerà a partire dalla data in cui è stata trasmessa per via telematica la domanda. La richiesta bonus bebè deve sempre essere presentata all'INPS.Vi sono due possibilità. La prima possibilità prevede che il soggetto richiedente invi il modulo bonus bebè per via telematica al sito internet dell’INPS, dopo averlo compilato online.

In tali ipotesi bisogna però possedere il PIN dispositivo dell'NPS per accedere alle relativa sezione. Chi non sia in possesso del PIN dispositivo può recarsi però presso Caf e Patronati, i quali compileranno loro il modulo della domanda, trasmettendolo successivamente in via online all'Istituto previdenziale.

Quali sono le cause in cui si perde il diritto all’assegno?

Il pagamento del bonus continua finché rimarranno invariati i requisiti di accesso al beneficio fiscale, e dura non oltre il terzo anno del bambino. Si decade da tale bonus quando si verificano eventi che ne determinano la decadenza. Tra questi c’è la morte del figlio, la decadenza dall'esercizio della responsabilità genitoriale, la revoca dell’adozione o la perdita dei parametri reddituali.

Il soggetto richiedente, entro 30 giorni dal verificarsi di tale evento, deve provvedere a dare la relativa comunicazione all’INPS. Il bonus bebè 2016 erogato non è soggetto a tassazione. Bisogna ricordare inoltre che ogni madre ha comunque diritto ad un periodo di maternità obbligatoria (che dura 5 mesi) e un periodo di maternità facoltativa (che dura 10 mesi), in cui lo stipendio è ridotto al 30%. Legge di Stabilità 2016 ha previsto una misura che introduce 15 giorni di paternità obbligatoria, durante il 1^ mese di vita del figlio. Tale congedo per i padri è retribuito all’80% dello stipendio così come previsto per le madri. Per info di economia premi tasto segui.