Nella puntata di questo martedì 25 luglio di "In onda" su La7 è intervenuto Antonello Falomi, ex deputato dei DS e di Rifondazione Comunista e attualmente presidente dell'Associazione Ex Parlamentari, il quale è entrato nel merito della proposta attualmente al vaglio delle Camere sulla riforma dei Vitalizi. Ecco che cosa ha detto.

'Tutti i cittadini devono essere contrari a riforma dei vitalizi: è precedente pericoloso per ricalcolo delle pensioni di tutti'

Parlando della possibile riforma dei vitalizi parlamentari Falomi ha affermato: "Penso che dovrebbero essere contrari tutti i cittadini italiani a questa legge perché in realtà essa crea un precedente molto pericoloso.

Il precedente è che poi si possono ricalcolare retroattivamente le Pensioni. Perché la sostanza della legge, diversamente da quanto si dice erroneamente, non è quella di cancellare i vitalizi anche perché come noto essi sono stati aboliti dal 2012 per i parlamentari in carica. Questa legge invece fa solo una cosa: ricalcola retroattivamente i vitalizi dei parlamentari che li hanno maturati nel corso degli anni passati. Questo precedente è pericoloso perché apre la strada a ricalcolare le pensioni degli italiani con il metodo contributivo. E questo non lo diciamo noi per difenderci, malo ha detto anche Boeri il quale sostiene che vadano ricalcolate non solo le pensioni dei parlamentari ma anche quelle degli italiani.

Lo ha detto anche il Fondo Monetario Internazionale che serve un ricalcolo delle pensioni. Questa è la sostanza".

'Il parlamentare è una funzione specifica garantita dalla Costituzione, non un lavoro a cui si accede per concorso'

Falomi ha poi affermato che la propria pensione da parlamentare ammonta a 4300 euro, dicendo però: "A tutti gli ex parlamentari chiedono sempre quanto guadagnano, ma nessuno lo domanda mai ad esempio ai grandi dirigenti d'azienda".

Poi ha aggiunto: "E' colpa del movimento 5 stelle che ha fatto una battaglia contro la riforma costituzionale di Renzi affinché il Parlamento non venisse indebolito a vantaggio del Governo, ma dopo di che scarica palate di letame sul Parlamento e finisce per delegittimarlo. Questo trasforma delle garanzie che la Costituzione prevede per i parlamentari in privilegi.

Ma tutti i Parlamenti democratici del mondo hanno dei meccanismi che possono sembrare privilegi ma che in realtà sono garanzie. I parlamentari non sono impiegati statali, ma delle persone a cui il popolo assegna una funzione diversa da quella della generalità dei cittadini". Ed entrando nel merito ha spiegato: "Ci sono diverse funzioni che ognuno svolge nella società e ciascuno ha trattamenti diversi. Il parlamentare è una funzione specifica: non è che io sono diventato deputato per concorso ma mi hanno eletto i cittadini e quindi l'indennità è una cosa diversa rispetto alle retribuzione per il lavoro che si fa, ma per garantire che il parlamentare faccia il suo dovere libero da poteri e da potenti: questa è la logica".

Prima di aggiungere: "Gli italiani che sono andati in pensione con un altro sistema previdenziale oggi non possono sentirsi dire che siccome hanno un trattamento migliore degli altri, allora adesso si cambia la legge e si taglia".

Falomi ha anche raccontato la propria personale esperienza di vita: "Io sono laureato in chimica e dopo la laurea ho avuto tantissime offerte di lavoro in aziende chimiche, ma ho fatto un'altra scelta: sono entrato nel PCI facendo il funzionario politico prendendo come stipendio l'equivalente del 5° livello di un operaio metalmeccanico: questo per metà della mia vita politica. Dopo di che sono stato candidato al Parlamento e ho fatto per 20 anni il Parlamentare. Nella mia "vita precedente" al parlamento ho fatto il funzionario politico, ma se avessi curato i miei interessi sarei andato a lavorare nelle aziende che allora offrivano posti di lavoro per guadagnare molti più soldi. Tutto questo l'ho fatto con dignità e onore. Ma oggi è cambiata la politica e i partiti sono morti".