Tempi duri per il Bitcoin e i siti di scambio di criptovalute più importanti e popolari al mondo: è di oggi la notizia riportata dal sito Bloomberg Technology che le autorità di controllo americane abbiano scoccato dei mandati di comparizione per i rappresentanti di Bitfinex e tether, due delle realtà più importanti per lo scambio di criptovalute al mondo.

Mandati di comparizione: le autorità USA vogliono verificare l'esistenza delle coperture finanziarie

La Commissione del Commercio degli Stati Uniti ha inviato a comparire sia i rappresentati di Bitfinex che di Tether, quest'ultima una società che emette una moneta ampiamente scambiata e collegata alla prima a doppio nodo.

Le monete prodotte da Tether sono diventate un popolare sostituto per il dollaro negli scambi di criptovalute in tutto il mondo, con circa 2.3 miliardi di dollari di gettoni in circolazione.

Seppure Tether abbia dichiarato che tutte le sue monete sono coperte da dollari statunitensi detenuti in riserva, la società non ha ancora fornito prove chiare e verificabili sulle sue partecipazioni e i suoi conti controllati. Tanto è comunque lo scetticismo sulla vera esistenza di questa copertura finanziaria.

Un documento presente sul sito internet della azienda Tether, compilato dalla società di contabilità Friedman LLP, mostra che la stessa aveva 443 milioni di dollari e 1.590 euro in conti bancari al 15 settembre.

Più che sufficienti per coprire i gettoni Tether disponibili in circolazione, che secondo il sito Coinmarketcap.com erano valutati sui 420 milioni di dollari quello stesso giorno. Tether non ha però indicato sullo stesso documento i nomi delle banche in cui si troverebbero tali capitali.

Poche sono anche le informazioni chiare e note su chi sia davvero a dirigere le due aziende.

Entrambe, Bitfinex e Tether, non rivelano sui loro siti web o suoi loro documenti pubblici prodotti dove siano ufficialmente locate e chi sia attualmente la persona in carica a capo delle stesse. Sembrerebbe, comunque, che le due realtà condividano lo stesso amministratore delegato.

Dopo la pubblicazione della notizia, Bitfinex e Tether hanno entrambe commentato in una dichiarazione inviata per posta elettronica, che è loro politica non commentare mai alcuna richiesta pervenuta dalle autorita' di controllo.Intanto dopo la notizia Bitcoin è crollato del 12 percento a 9817 dollari, quindi sotto la soglia fisiologica dei diecimila dollari, cosa che non avveniva dallo scorso novembre 2017.