L’elezione di Giuliano Poletti quale Ministro del Lavoro ha ovviamente contribuito a creare nuove e rinnovate aspettative in tema di Pensioni 2014 INPS, con esodati, precoci, usuranti e Quota 96 ad attendersi risposte concrete.



Risposte che il Governo Letta non ha saputo/potuto dare, saputo per via di una maggioranza risicata e di un governo instabile portato avanti ‘vivendo ogni giorno come fosse l’ultimo’ (queste le parole pronunciate da Letta il giorno che rassegnò le dimissioni), potuto a causa di tutta una serie di criticità che lo stesso Governo Letta ha semplicemente ereditato dalle precedenti gestioni.

In primis la precarietà delle finanze e del tessuto economico italiano, con la mancanza di risorse ad esser stata più volte sbandierata sia dalla Ragioneria di Stato (in merito al caso Quota 96) sia dagli organi istituzionali, incapaci in questi mesi di far rientrare le vicende di esodati, precoci e usuranti, tutti lavoratori che sono rimasti senza lavoro e senza diritto alla pensione.



Poletti e Padoan avranno le mani legate oppure sono concrete le speranze di una risoluzione del caso Pensioni 2014 INPS? Cerchiamo di scoprirlo.

Pensioni 2014 INPS: Poletti e Padoan potrebbero invertire la rotta

Nel corso di un’intervista recentemente rilasciata da Pier Paolo Padoan al Wall Street Journal, il nuovo Ministro dell’Economia ha dichiarato ‘il risanamento è efficace, il dolore è efficace’, con ciò probabilmente scegliendo un’espressione alquanto macabra per intendere che la via dell’austerity sia la sola al momento percorribile per uscire dall’impasse nel quale l’intera nazione si trova.



Se l’austerity di cui parla Padoan dovesse servire a recuperare i fondi necessari a ricreare, a distanza di anni, una rinnovata sostenibilità del sistema previdenziale (finalità che a conti fatti ispirò anche la riforma Fornero), il caso connesso alle pensioni 2014 INPS potrebbe trovare una soluzione definitiva.



Un importante contributo dovrà ovviamente essere fornito anche da Giuliano Poletti, la cui formazione, prettamente di sinistra, lascia ben sperare migliaia di lavoratori sulla predisposizione di misure che possano in una qualche misura rievocare lo storico impegno della stessa sinistra a favore delle classi lavoratrici.



Ma come già sottolineato soltanto una manovra economica, risanamento o Spending Review che dir si voglia, consentirà di poter avere a disposizione delle risorse tali da risolvere le criticità di esodati, precoci, usuranti e Quota 96 e di mettere definitivamente fine al caso Pensioni 2014 INPS.



Oltre alle questioni prettamente economiche ne entrano poi in gioco altre di natura evidentemente sociale, civile e politica; è diventato impensabile che si continui a negare il diritto alla pensione a tutta una serie di lavoratori che a causa degli errori tecnici contenuti in una riforma, quella che porta il nome del Ministro Fornero, risultano impossibilitati ad accedere al trattamento pensionistico, ecco che un primo intervento potrebbe essere proprio quello di modificare il dispositivo normativo della stessa Legge Fornero. Ne va dell’onorabilità del patto cittadini-Stato già pesantemente incrinato dalle ultime vicende. Staremo a vedere quali saranno le linee guida scelte da Padoan e Poletti, al momento non resta che aspettare.