Il sindacato boccia la proposta avanzata dalla 'politica' che vorrebbe portare gli insegnanti a svolgere le 36 ore settimanali. Ma non solo. Lo stesso sindacato non è d'accordo nemmeno di ridurre di un anno le superiori, così come si vociferava nei palazzi ministeriali. Il Presidente ANIEF (Associazione Professionale Sindacale), Marcello Pacifico specifica che 'in questa maniera ci si allontana dall'Europa e si aumenta la disoccupazione giovanile. È sicuramente un'operazione immotivata: i nostri insegnanti lavorano alla pari, e forse anche più, dei colleghi di altre nazioni'.
La legge delega del governo Renzi, che potrebbe essere approvata prima della pausa estiva, prevede un aumento stipendiale fino al 30 per cento per tutti gli insegnanti che sono impegnati in ruoli di organizzazione, come ad esempio i vicepresidi, oppure in particolari attività come l'insegnamento delle lingue e l'informatica; in cambio, però, di una maggiore disponibilità dei docenti nello svolgere più ore a Scuola.
Certamente in caso di allargamento dell'orario di insegnamento per i docenti le supplenze non saranno più richieste esternamente all'istituto ma solamente agli insegnanti in cattedra senza riconoscimenti economici extra. Il sindacato ANIEF riporta, inoltre, che il Miur avrebbe intenzione di cancellare le graduatorie d'istituto, con i suoi 467 mila precari, e di tagliare di un anno la scuola superiore portandola a 4 anni. Al momento non è dato sapere se l'aumento delle ore a 36 porti anche ad un incremento stipendiale. Ne sapremo di più nei prossimi giorni.