Avrebbe funzionato senza grossolani intoppi o particolari criticità il sistema messo in atto dal Miur per le preselezioni Tfa dell'anno 2014, perlomeno secondo le conferme in arrivo da Roma. Un risultato commentato con favore dai tecnici del Ministero, soprattutto in seguito alle proteste che si sono susseguite nelle ultime settimane. Nel mese di luglio alcuni partecipanti (sostenuti dal sinacato Anief) erano arrivati a parlare di risultati non attendibili, ma il Miur sarebbe intervenuto tempestivamente prendendo in considerazione e risolvendo tutte le segnalazioni arrivate.

I numeri delle preselezioni Tfa del 2014

Nel complesso, le preselezioni Tfa del 2014 hanno visto partecipare 101.414 iscritti, di cui il 40% è risultato ammesso alle successive prove che si terranno in autunno. Il sistema informatico ha ottimizzato la procedura, segnalando entro il 13 agosto l'esito del compito. Ma è da sottolineare che l'informatizzazione ha consentito anche la visione del compito e delle relative soluzioni già a partire dal giorno successivo all'esame.

I circa 2800 quesiti hanno messo a dura prova i partecipanti, tanto che gli ammessi alle prossime prove scritte e orali sono meno della metà e si contenderanno infine i 22.478 posti effettivamente disponibili. Ricordiamo che a partire dall'anno 2012 tutti gli aspiranti docenti in Italia devono necessariamente superare il Tirocinio Formativo Attivo, il corso che garantisce l'abilitazione ufficiale all'insegnamento.

Il Miur risponde alle segnalazioni di inattendibilità

Come accennato in precedenza, il Ministero è intervenuto velocemente sulle segnalazioni giunte in merito a una possibile inattendibilità dei compiti. Del centinaio di domande prese in esame, solo 32 hanno subito delle correzioni e 16 di queste sono state annullate.

Il provvedimento si è giustificato con il fatto che la domanda risultava viziata in maniera irreparabile, mentre in altri 16 quesiti risultano solo parzialmente convalidati poiché due risposte su quattro (piuttosto che una) potevano essere plausibili. Il Miur ci tiene a sottolineare che il rapporto tra il numero di quesiti e gli errori presenti al loro interno è di circa 1%, un dato che metterebbe in risalto la qualità e la cura con le quali sono stati selezionati i quesiti e che ne formalizzerebbero la validità statistica.