Mentre molti attendono la scadenza dell'8 ottobre per poter presentare la domanda per entrare a far parte del concorso per il personale ATA terza fascia nelle scuole, dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca giungono indiscrezioni che gelano il sangue a tutti coloro che speravano di entrare nelle scuole sostituendo per brevi periodi i titolari di ruolo. Secondo alcuni rumors interni al ministero, si potrebbe abbattere sul personale ATA la ghigliottina della spending review sulle supplenze. Sarebbe, infatti, allo studio la cancellazione delle supplenze e dei posti ATA di tutte le fasce, attraverso un piano concertato tra il Miur e il Ministero dell' Economia.

Vediamo nello specifico in cosa consistono i tagli.

A rischio ci sono migliaia di posti di lavoro, visto che quando si parla di personale ATA si devono intendere i collaboratori scolastici, gli applicati di segreteria, gli assistenti tecnici dei laboratori. Dal prossimo anno potrebbero essere cancellate tutte le supplenze superiori a sette giorni, si parla di un taglio di 8000 figure ATA: questo significa che le scuole invece di chiamare i sostituti dalle liste in loro possesso, come accade oggi, dovrebbero sopperire alle assenze con personale interno. La tagliola delle supplenze brevi porterebbe alle casse del ministero un risparmio di 30 milioni di euro solo per l'anno 2015 e di 77 milioni di euro per il 2016.

La differenza di cifre è data dal fatto che per il 2015 i tagli dovrebbero intervenire a metà anno, mentre per il 2016 partirebbero già dal primo giorno dell'anno.

Il Ministro Giannini taglia 8 mila posti al comparto ATA

Il ministero guidato dalla Giannini, quindi, si andrebbe a cacciare in una situazione paradossale, in quanto, mentre da un lato lo stesso ministero proclama un mega piano assunzioni che comprenderebbe 150 mila docenti, dall'altro, appellandosi alla spending review, taglierebbe le supplenze inferiori ai sette giorni del personale ATA facendo si che le neo-assunzioni vengano, di fatto, finanziate con dei tagli allo stesso comparto Scuola.

Il sacrificio dei tagli del personale ATA si va a collocare all'interno di quella manovra intenta a portare risorse per finanziare la riforma della scuola. I numeri sono implacabili, in quanto, sarebbero ben 8 mila i posti tagliati nel settore ATA solo nell'anno 2015, di cui 3 mila a seguito dei pensionamenti, tutti posti di lavoro che , con il tour-over bloccato non verranno rimpiazzati da nessuno.