Non sembra voler finire mai la telenovela connessa alla seconda prova del TFA 2014: il MIUR non ha ancora provveduto a pubblicare il decreto contenente istruzioni e procedure da dover seguire in vista del secondo step di accesso al percorso di abilitazione, ma a tenere banco in queste ore è la presentazione del pacchetto La Buona Scuola operata ieri tramite videomessaggio dal Premier Renzi. L’ex sindaco di Firenze ha in particolare promesso l’assunzione di 150mila precari entro un anno e paventato la possibilità che si ricorra al solo strumento dei concorsi quale metodo di reclutamento del corpo docenti.

Via dunque PAS e percorsi di abilitazione vari, con buona pace di quanti ormai da mesi stanno partecipando al II Ciclo del TFA 2014 per non parlare di chi questa trafila l’ha già seguita negli anni scorsi giungendo a completare, tra mille difficoltà, il proprio percorso di abilitazione. Al danno potrebbe dunque aggiungersi la beffa per una categoria, quella degli aspiranti docenti, che rimane in attesa del decreto MIUR che statuisca le norme attinenti la seconda prova del TFA 2014 senza sapere quale possa essere l’effettiva utilità di un’eventuale accesso al percorso di abilitazione.

TFA 2014 seconda prova, decreto MIUR e scelta Atenei: la Buona Scuola di Renzi potrebbe cambiare tutto

Come accennato in apertura, i candidati che hanno superato i test preselettivi sono ancora in attesa del decreto col quale il MIUR disciplinerà le procedure da dover adottare in vista della seconda prova del TFA 2014: sin qui è noto soltanto che i candidati dovranno scegliere tre differenti sedi presso le quali svolgere seconda prova e terzo step nonché frequentare, in caso di ammissione, lo stesso TFA 2014. La scelta di tre sedi si spiega col fatto che molti candidati potrebbero risultare idonei ma non collocarsi in posizione utile da essere smistati nella sede scelta come principale, da qui l’obbligo di individuare Atenei alternativi. Su tutto il resto grava il più assoluto mistero, uno stato di disinformazione aggravato dalla totale mancanza di qualsivoglia comunicazione da parte del MIUR, che del resto non sta facendo altro che confermare l’atteggiamento di qualche mese fa, quando annunciò il bando sul TFA 2014 a febbraio salvo poi pubblicarlo a maggio. Ma c’è dell’altro: nella giornata di ieri Renzi ha presentato il pacchetto La Buona Scuola, la manovra di riassetto del comparto Istruzione che come prima mossa prevederà l’assunzione di oltre 150mila nuove unità entro settembre 2015. Il problema sta nel fatto che la riforma dovrebbe statuire la cancellazione di PAS e percorsi abilitanti con le nuove immissioni che saranno effettuate soltanto tramite concorso: e chi sta spendendo il proprio denaro per abilitarsi e partecipare al TFA 2014 o ha seguito la stessa trafila in passato giungendo a completare il proprio percorso di abilitazione che fine farà? Ha tentato di dare una risposta al riguardo il presidente dell’Anief Marcello Pacifico, stando al quale lo Stato non potrà ignorare questa contingenza e sarà obbligato ad offrire delle risposte certe. Staremo a vedere: continuate a seguirci, vi terremo informati.