"Faccio fatica a pensare che la Corte Costituzionale possa avallare una pessima politica": lo ha dichiarato oggi - in attesa della decisione della Consulta sul referendum abrogativo - l'ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero, la "mamma" della riforma Pensioni del Governo Monti annunciata a fine 2011 in lacrime a Palazzo Chigi. Non si fa attendere la replica della Lega Nord di Matteo Salvini che ha proposto il quesito referendario contro la riforma Fornero al quale, in caso di ammissibilità, ha garantito sostegno la Cgil di Susanna Camusso.

Riforma pensioni, l'ex ministro Fornero sul referendum: non credo Consulta avallerà pessima politica

L'autrice della riforma pensioni che per sistemare i conti dello Stato ha innalzato l'età pensionabile, introdotto penalizzazioni sulla pensione anticipata e che ha creato i problemi dei lavoratori esodati e del pensionamento degli insegnanti della Quota 96 scuola, oggi si è detta "serena" sull'attesa decisione dei giudici della Consulta che mercoledì prossimo (14 gennaio 2015) dovranno esprimersi sull'ammissibilità o meno del referendum per l'abolizione della legge Monti-Fornero proposto dalla Lega Nord che, forse anche per la battaglia sulla riforma delle pensioni, continua a crescere negli ultimi sondaggi politici dei primi giorni del 2015.

"Questa è la democrazia: se il Paese decide che vuol tornare indietro su una riforma che è severa ma ha contribuito a evitare la crisi finanziaria - ha detto all'Ansa l'economista esperta di sistemi previdenziali bisognerà' trovare le risorse.

E' facile - ha aggiunto Elsa Fornero - dire eliminiamo una riforma considerata sgradevole. E' molto più difficile dire come. Fino al 2020 - ha spiegato l'ex ministro del Lavoro che annunciò piangendo la riforma pensioni del Governo Monti consapevole della severità - si prevede di risparmiare 80 miliardi. Se la legge viene abrogata - ha aggiunto la Fornero - bisogna dire con che cosa si sostituisce''.

Pensioni, Fedriga (Lega Nord) replica: Fornero senza senso della decenza

Immediata la replica a muso duro da parte della Lega Nord di Matteo Salvini che ha raccolto oltre 500.000 firme per proporre il quesito referendario per l'abrogazione della riforma pensioni che, in caso di sì della Consulta, si svolgerà nella primavera del 2015.

"Elsa Fornero - ha scritto in una nota stampa il capogruppo della Lega Nord alla Camera dei Deputati Massimiliano Fedriga - abbia la decenza di tacere. Dopo la sua drammatica riforma, approvata con i voti del Pd di Matteo Renzi, adesso - ha proseguito il parlamentare leghista - l'ex ministro del Lavoro si permette pure di dire che la Corte Costituzionale non dovrebbe consentire ai cittadini di esprimersi. Non ha proprio ritegno e minimo senso della decenza. Fortunatamente - ha aggiunto - lei se n'è andata. Purtroppo è arrivato un presidente del Consiglio come Renzi che - secondo il capogruppo parlamentare della Lega a Montecitorio - continua a difendere e a proteggere quella sciagurata riforma che ha colpito in modo crudele milioni di persone creando addirittura - ha sottolineato Fedriga -centinaia di migliaia di esodati".