Mentre sono in arrivo le prime novità del 2015 sul sistema previdenziale il Governo Renzi sembra pronto a riaprire il cantiere sulla riforma Pensioni. E' probabile che - oltre nuove modifiche alla legge Fornero per una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro per la pensione anticipata - vengano introdotti anche risparmi sotto forma di contributi di solidarietà sulle pensioni più alte che hanno avuto un vantaggio dal metodo di calcolo della pensione, potendo cumulare i trattamenti previsti dai sistemi retributivo e contributivo (a cui in parte ha posto fine la legge di Stabilità 2015 che ha introdotto le prime modifiche alla riforma Fornero introducendo tetti alle pensioni d'oro ed eliminando le penalità sulla pensione anticipata dei lavoratori precoci).

Abolizione riforma pensioni Fornero: attesa il 14 gennaio decisione della Consulta sul referendum

Cruciale questa settimana per la riforma pensioni e la riforma lavoro. Oggi (lunedì 12 gennaio) dovrebbero arrivare i primi decreti attuativi del Jobs act su nuova Aspi e contratto a tutele crescenti. Il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano (Pd), sottolineando che il governo ha accolto in parte le proposte provenienti dal Parlamento, ha annunciato che chiederà nuove correzioni. Mentre mercoledì 14 gennaio è attesa la decisione dei giudici della Corte Costituzionale sull'ammissibilità o meno del referendum per l'eliminazione della riforma pensioni Fornero. Divisi i sindacati: la Cgil di Susanna Camusso ha annunciato il sì al referendum in caso di ammissione, mentre la Cisl di Annamaria Furlan ha chiesto al Governo Renzi di intervenire sul sistema pensionistico, introducendo più flessibilità per la pensione anticipata, prima che arrivi il referendum proposto dalla Lega Nord di Matteo Salvini.

Il cantiere sulla riforma pensioni, secondo le notizie riportate oggi dall'agenzia di stampa Ansa, dovrebbe essere aperto dopo la conclusione dell'iter sul Jobs act con l'emanazione dei decreti attuativi della legge delega sul lavoro, il cui termine massimo è fissato in sei mesi.

Nel frattempo, si attende l'insediamento ufficiale dell'economista bocconiano Tito Boeri alla guida dell'Inps.

Dopo l'indicazione da parte del Cdm natalizio riunito il 24 dicembre scorso, la nomina del nuovo presidente dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale dovrà passare al vaglio delle commissioni parlamentare preposte il cui parere, tuttavia, non è vincolante. In ogni caso per l'insediamento di Boeri all'Inps - visto che la nomina ufficiale avviene per decreto del Capo dello Stato - deve attendere l'elezione del nuovo presidente della Repubblica.

Ma sulla riforma pensioni molto dipenderà ovviamente dalla decisione che prenderà mercoledì la Corte Costituzionale sul referendum l'abrogazione della legge Fornero. E' comunque possibile che la decisione del Governo Renzi sulle altre modifiche alla riforma Fornero verso una maggiore flessibilità per il pensionamento anticipato, di cui ha parlato nei giorni scorsi il consigliere economico di Renzi, Yoram Gutgeld, ricada sul prestito pensionistico più volte annunciato dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti. I lavoratori a cui mancano pochi anni al raggiungimento dell'età pensionabile potrebbero così optare per la pensione anticipata ricambiando però il prestito con un prelievo sugli assegni pensionistici. Tra le proposte per garantire le risorse necessarie ad introdurre più flessibilità in uscita altri tagli alle pensioni d'oro.