L'istituto di ricerca Censis lancia l'allarme sul tema della generazione da mille euro al mese e sulla probabilità che in età di vecchiaia non riescano a raggiungere mensilità previdenziali sufficienti per garantirsi il sostentamento della propria qualità di vita. Il calcolo dei ricercatori spiega che i giovani precari di oggi saranno gli anziani poveri di domani, perché a fine carriera il 65% di chi (dai 25 ai 34 anni di età) è oggi impiegato con una mensilità inferiore alle 1.000 euro potrebbe ritrovarsi con una pensione sotto i mille euro al mese, anche tenendo in conto un aumento dello stipendio dovuto agli scatti di carriera e anzianità.

Ma l'allarme lanciato dal Censis è ancora più grave se si considera che oggi vi sono molti giovani che versano ancora meno, oppure che non versano proprio nulla: è il caso, ad esempio, dei Neet (non in education, employment or training) che non lavorano e non studiano. Mentre un destino simile potrebbe segnare anche l'età avanzata di chi è costretto a lavorare in nero, visto che di fatto così facendo non accumula contributi.

Crolla l'occupazione dei giovani, serve turn over generazionale: si punta alla previdenza complementare?

Sul problema della mancata o insufficiente contribuzione giovanile pesa anche la difficile situazione che sta scontando il mercato del lavoro, dove si è visto crollare l'occupazione a causa del blocco del turn over avvenuto con l'irrigidimento delle precedenti regole di pensionamento.

Per poter ovviare almeno in parte alla necessità di avere una pensione dignitosa in vecchiaia, un ottimo sistema potrebbe riguardare l'apertura di un piano di previdenza complementare; il legislatore ha previsto apposite agevolazioni fiscali in tal senso, anche se la recente legge di stabilità 2015 è andata in controtendenza innalzando il livello dell'imposta sostitutiva al 20%.

Una scelta che in molti hanno visto come poco lungimirante visto che il secondo pilastro previdenziale in Italia non sembra ancora decollare, nonostante l'evidenza dimostri che sia sempre più necessario un suo slancio.

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