Seguono le polemiche nel mondo della Scuola, in merito al DDL della riforma, accesso il dibattito tra i docenti, sull'autonomia nelle scelta del preside dei professori. Ricordiamo che come previsto nel testo del DDL " La Buona Scuola", che in ogni scuola i dirigenti scolastici possano scegliere in completa autonomia i docenti che devono lavorare nell'istituto, ciò mediante una chiamata 'diretta' degli insegnanti che potranno scegliere gli insegnanti direttamente da un albo nel quale sono pubblicati anche i curriculum dei docenti "in assoluta trasparenza".



Riforma della scuola: l'autonomia del preside

Un'idea che ha fatto infuriare docenti e sindacati., che non ci stanno. Secondo un  sondaggio condotto da OrizzonteScuola il 96% dei docenti ritiene che ci sia rischio clientelismo, ossia un sistema di favoritismi e scambi con chi non avrebbe alcun titolo per godere di tali favori. Si tratta di un punto che sarà oggetto di forti tensioni all'interno del Parlamento e questo al Governo lo sanno. I membri della maggioranza che si sono occupati della stesura del testo, precisano che non si tratta di "chiamata diretta", in quanto i dirigenti dovranno scegliere gli insegnati da un albo docenti già di ruolo. Il dirigente può, in base ai curriculum, offrire ad un docente la possibilità di impiego nella scuola per tre anni.

Al termine dei quali il contratto deve essere rinnovato.

Riforma della scuola: docenti e sindacati non ci stanno

I docenti e i sindacati non ci stanno, credono che ciò sia rischio di clientelismo, ed è per questo che il governo sta già pensando ad una modifica, che nello specifico dovrebbe far ereditare all' insegnante il punteggio delle graduatorie di provenienza, in modo da indicare una precedenza nel caso il docente venga chiamato da più scuole o non venga chiamato affatto.

Vi invitiamo al fine di restare costantemente aggiornati tramite email sul mondo della scuola di premere il tasto segui in alto a sinistra. Intanto, oggi partono i lavori in VII Commissione per il DDL di riforma.