E' ancora una volta la chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici la 'patata bollente' della riforma della Scuola. Anche il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico, non ha potuto fare a meno di criticare la proposta dell'esecutivo, proponendo delle modifiche sostanziali alla normativa prevista dal testo di legge.

Durante l'audizione in Senato, si è nuovamente posto l'accento sull'incostituzionalità di tale provvedimento e Pacifico ha citato due sentenze della Consulta. Inoltre, viene contestata la novità dell'inserimento degli insegnanti in albi regionali che non si basano su graduatorie a punteggio, come quelle ad esaurimento.

Ultime notizie scuola, 29/5: Anief su presidi e chiamata diretta

Naturalmente, la richiesta principale è rappresentata dall'eliminazione della chiamata diretta dei professori da parte del preside: 'Il ddl deve essere obbligatoriamente rivisto' ha detto Pacifico 'i docenti precari non devono essere oggetto di selezione da parte del preside-manager, tutti i precari hanno diritto di essere assunti subito dallo Stato'.

Il presidente dell'Anief ha sottolineato il fatto che la scuola non debba essere considerata un'azienda in cui il dirigente possa assumere il ruolo del 'padrone': nelle piazze sta crescendo l'insoddisfazione, si avverte una sofferenza che, a breve, nemmeno i sindacati riusciranno più a tenere sotto controllo.

Assunzioni precari scuola, news 29/5: 'I posti ci sono, basta cercarli'

Marcello Pacifico ha ribadito come i posti a disposizione dei precari, in realtà, ci sono, basterebbe solo cercarli. Il guaio è che l'Italia non vuole applicare la normativa dettata dall'Unione Europea che impone l'assunzione obbligatoria a tutti quei lavoratori che hanno prestato più di 36 mesi di servizio. 

Il presidente dell'Anief ha posto l'accento come il governo continui a ripetere la sua intenzione di voler eliminare il precariato, ma è pur vero che, secondo quanto contenuto nel disegno di legge, migliaia di docenti, Ata ed educatori resteranno esclusi ancora una volta dal piano assunzioni. Pacifico ha sottolineato, infine, che non si possono accettare discriminazioni come queste, tanto più che, nell'ultima legge di Stabilità, sono stati previsti ulteriori finanziamenti come copertura di altre 50mila assunzioni, oltre a quelle già previste dalla Buona Scuola renziana.