"Non siamo insensibili ai problemi di bilancio pubblico, ma non possiamo accettare lezioni di giustizia sociale da uno Stato che stenta a elaborare un piano serio di spending review e che interviene solo colpendo le Pensioni più alte, a prescindere dai contribui versati". Sono le parole espresse dal Neo Presidente di Feder Manager Stefano Cuzzilla, al riguardo dei recenti provvedimenti annunciati dal Governo Renzi per gestire la sentenza n. 70/2015 della Consulta. In gioco non vi è solo il bonus pensioni riconosciuto dall'esecutivo per il biennio 2012 - 2013 (a cui fa riferimento la Corte Costituzionale), ma anche gli adeguamenti all'inflazione destinati a supportare le capacità di spesa degli anni successivi.

Ad essere particolarmente criticata è la ricerca di una maggiore giustizia sociale misurando esclusivamente l'importo della mensilità previdenziale, un meccanismo che continua ad essere ritenuto iniquo dall'associazione dei manager.

Per Federmanager sulla decisione del Governo in merito alle rivalutazioni Istat serve un confronto

I tecnici governativi hanno deciso di assolvere alle richieste dei giudici innalzando i precedenti limiti di reddito previsti dalla legge Fornero e raddoppiando il moltiplicatore da 3 volte a 6 la pensione minima. Una misura che non è piaciuta ai rappresentanti dei manager, tanto che si dichiarano pronti ad una nuova battaglia legale; ad essere avvertito come inopportuno è il metodo adottato dall'esecutivo, verso il quale ci si attendeva un coinvolgimento dei vari attori interessati.

"Non accettiamo decisioni dall'alto" afferma Cuzzilla, esprimendo il proprio dissenso ed evidenziando come la vicenda debba trovare una soluzione che non vada nuovamente a pesare sulle spalle dei cittadini. In questo senso, prima di chiedere un nuovo sacrificio a chi ha versato i contributi, i rappresentanti dei manager propongono di dare finalmente avvio alla spending review tagliando i tanti costi inutili della politica.

Anche la separazione nell'Inps delle attività di assistenza da quelle di gestione della previdenza è vista come essenziale per poter ripristinare un rapporto di correttezza e giustizia con i contribuenti.

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