In attesa che il Governo metta mano alla tanto dibattuta flessibilità in uscita, che a oggi non sembra trovare un punto di incontro tra le varie forze politiche, alla Commissione Lavoro della Camera sono ripartiti i lavori sulla settima salvaguardia, con la discussione dei disegni di legge depositati dalla Lega Nord (DDL 3002 e DDL 2514) e dal Partito Democratico (DDL 2958), al fine di ovviare alle lacune presenti nella Legge Fornero del 2011. Il fattore comune ai tre diversi disegni di legge è l’estensione della normativa antecedente all'entrata in vigore della Legge Fornero, per quei lavoratori che nell'anno 2011 hanno perso il lavoro.

Per finanziare i provvedimenti, sarebbero utilizzati i risparmi maturati nel Fondo esodati, che a oggi dovrebbero ammontare a circa 3 miliardi di euro.

Le proposte del Partito Democratrico

Il disegno di legge del Pd, prevede l’estensione di un anno delle tutele presenti nella salvaguardia precedente, la sesta, con il vincolo imposto per la maturazione della decorrenza che dal 6 gennaio 2016 sarebbe posticipato al 6 gennaio 2017, aggiungendo alle tutele previste anche i lavoratori del trattamento speciale edile e quelli in mobilità ordinaria fuori servizio dal 30 dicembre 2012. Inoltre, nella proposta di legge sono inclusi quei lavoratori che, a causa del fallimento delle aziende dove prestavano la loro opera lavorativa, non hanno potuto accedere alla mobilità.

In totale, il disegno di legge democratico prevede le estensioni delle salvaguardie a circa 26 mila nuovi lavoratori. A queste che sono il fulcro del provvedimento, i democratici prevedono anche l’entrata in pensione dei lavoratori quota 96 del settore scolastico, oltre alla sospensione delle penalizzazioni degli assegni liquidati prima del 2015 e lo sganciamento dei requisiti pensionistici dei macchinisti ferrovieri dall'AGO.

I contenuti dei provvedimenti a firma Lega Nord

Le proposte della Lega Nord sono temporalmente molto più ampie, volte a concedere le salvaguardie ai lavoratori in maniera definitiva senza prevedere nessun vincolo temporale. Al contrario di quella del Partito Democratico, con le proposte della Lega beneficerebbero delle salvaguardie ben 50 mila lavoratori, e a tal proposito, sono le misure politiche più apprezzate dai Comitati degli esodati, che da qualche tempo richiedono provvedimenti risolutivi per tutti gli aventi diritto.

Inoltre, con le sue proposte, la Lega intendere includere anche altre determinate categorie di lavoratori non compresi nella proposta del Partito Democratico: i cosiddetti lavoratori quindicenni, coloro che alla data del 31 dicembre 1992 hanno maturato il versamento di 15 anni di contributi e gli autorizzati ai volontari prima del 31 dicembre 2007, oltre ai lavoratori che entro ll 31 dicembre 2007 sono stati collocati in mobilità ordinaria.

Attraverso la presentazione delle due proposte di legge, la Lega Nord chiede che la pensione sia estesa anche ai lavoratori statali che abbiano maturato la quota 96 entro la fine del 2012, con l’abolizione del vincolo che prevede il mantenimento dell’attività lavorativa al 28 dicembre 2011, oltre alla soluzione definitiva dell’opzione donna.

Molto probabilmente, la discussione parlamentare sarà molto lunga e complicata, con i partiti che si sono posti l’obbiettivo di trovare un accordo comune attraverso il deposito a settembre di un testo condiviso, che comprenda le varie proposte e che arrivi in Aula per la sua approvazione definitiva prima dell’inizio dei lavori sulla legge di stabilità.