Pensione anticipata, tutte le strade portano al prestito pensionistico. Questo sembra essere il canovaccio alla luce delle ultime notizie sulle Pensioni aggiornate ad oggi, 8 ottobre 2015. Il governo Renzi, infatti, vorrebbe risolvere la partita che riguarda i lavoratori precoci attraverso la previsione di un intervento da parte delle aziende contestualmente alla riduzione dell’assegno previdenziale: in pratica l’intervento dello Stato mira ad essere soltanto residuale, da spalmare soprattutto sulle situazioni più delicate come quelle che hanno a che fare con la disoccupazione o la povertà.

Dal Palazzo, dunque, un’apertura sul prepensionamento arriva ma a spese di pensionandi e aziende: messa così, si configura come un flop potenziale.

Ultime news pensione anticipata oggi 8 ottobre 2015: prestito pensionistico unica via per il governo?

Sembra proprio di si visto che da settimane ormai si è capito che da Palazzo Chigi non arriveranno grandi risorse sulla riforma delle pensioni: i soldi Renzi vuole metterli sulla riduzione delle tasse su cui si sta giocando gran parte della sua immagine. Il premier, in tv, ostenta sicurezza ed annuncia la ripresa economica che intende sostenere con una politica fiscale “amica” dei contribuenti: per i pensionandi, al momento, lo spazio sembra essere poco.

La proposta per la pensione anticipata, come prevedibile, non sembra piacere alla platea di interessati: si moltiplicano in rete opinioni e commenti negativi, che condannano fermamente l’idea trapelata dalle ultime notizie. Del resto già la quota 41, che pure è approvata in larga parte, prevede un taglio ed è difficile che, nel momento in cui si parla di investire pochi soldi nella previdenza, possano arrivare proposte più “buone” dal punto di vista dei lavoratori.

La speranza, comunque, è che almeno venga risolta la questione degli esodati, con la settima salvaguardia invocata da mesi. Diverso il discorso della proroga dell’opzione donna: trattandosi di una valutazione dall’impatto economico più limitato, a differenza di ciò che invece richiederebbe una riforma pensioni che tende la mano ai lavoratori precoci, il via libera potrebbe arrivare in Legge di Stabilità, salvo clamorosi colpi di scena.