E' stato confermato ufficialmente lo sciopero del mondo della scuola italiana previsto per la giornata di venerdì 13 novembre 2015. La stragrande maggioranza dei docenti italiani scenderanno nuovamente in piazza, a pochi mesi di distanza dalla protesta del maggio scorso, per gridare nuovamente il loro malcontento nei confronti della legge chiamata 'Buon Scuola' del governo Renzi e per alcune delle riforme previste dalla Legge di Stabilità 2016.

Come ha spiegato l'Anief in un comunicato stampa, la protesta sarà mossa contro le ingiustizie che sono presenti all'interno della legge di riforma che trasformerebbe i docenti in 'semplici impiegati', concentrando poteri e responsabilità nelle mani dei presidi.

Proprio nelle ultime ore, così come riportato dall'ANSA hanno aderito a questa protesta di venerdì anche i Partigiani della scuola pubblica, i quali qualche settimane fa sono stati protagonisti della protesta alla festa dell'Unità contro il Ministro della Pubblica Istruzione, Giannini.

Notizie sciopero scuola del 13 novembre: cosa devono sapere gli studenti

E per quanto riguarda gli studenti? Venerdì mattina dovranno andare lo stesso a scuola oppure no? Vi diciamo subito che come succede quando viene proclamato uno sciopero della scuola, le lezioni non saranno garantite e questo succederà anche venerdì 13 novembre. Studenti e genitori non potranno sapere in anticipo quali sono i docenti che prenderanno parte alla protesta e quali invece no: ecco allora che mandare lo stesso i ragazzini a scuola potrebbe diventare 'rischioso', in quanto l'intera classe potrebbe non essere 'sorvegliata' dal docente di turno.

Nel caso in cui gli studenti non andassero a scuola dovrebbero portare la giustificazione?

La legge prevede che il diritto di sciopero spetta solo ai lavoratori e quindi in questo caso interesserà solo i docenti e il personale ATA: gli studenti che venerdì 13/11 non saranno presenti tra i banchi di scuola al suonar della campanella dovranno comunque portare la giustificazione scritta il giorno seguente, proprio come se avessero 'scelto' arbitrariamente di non andare a scuola.