Numerose sono le problematiche riscontrate con il concorso docenti 2016. In molti lo hanno definito una truffa inutile e dispendiosa. Noto è l'hashtag lanciato dal cantante Piero Pelu', subito divenuto simbolo del malessere che attanaglia diversi docenti, in particolare modo gli esclusi, #noconcorsotruffa. In realtà il concorso in sé potrebbe essere anche un buono strumento da usare per selezionare personale competente da inserire all'interno del comparto Scuola. D'altro canto è noto che il sistema scolastico dovrebbe essere alla base della società.

Fitto è invece l'elenco delle problematiche riscontrate e che hanno dato vita a numerose polemiche, le quali ancora adesso non si placano; anzi, se possibile, aumentano a dismisura con il passare dei giorni. Possiamo già effettuare un primo bilancio.

Concorso scuola 2016: cosa non funziona?

Le dinamiche del concorso docenti 2016 non hanno soddisfatto tutti, la lista di chi è rimasto con l'amaro in bocca è lunga. A distanza da quasi tre settimane è possibile effettuare un primo bilancio. Il concorso ha lasciato alle sue spalle un cospicuo numero di esclusi: dai laureati e diplomati magistrali a d indirizzo linguistico, i quali hanno visto trionfare una qualche forma di giustizia con il CdS (Consiglio di Stato) e con il Tar del Lazio, i non abilitati, anche se tra essi si annoverano persone che da anni operano attivamente all'interno del comparto scuola, diplomati presso le Accademie delle Belle Arti o i Conservatori ad essi equiparati.

Ma anche i possessori del diploma ISEF o quello degli ITP. Un motivo ulteriore per potere ritenere questo concorso non idoneo è la mancanza di reali griglie di valutazione. Diversi i pareri contrastanti delle autorità che avrebbero dovuto provvedere a fornirle: dal Miur che afferma che l'emanazione delle stesse è superflua in quanto sono le medesime per tutti i concorsi pubblici, all'onorevole Coscia che le fa eco.

In realtà una sentenza emessa dal Tar Campania, del 27 febbraio, n. 1087, inerente ad un concorso esule da quello della Buona Scuola asserisce che la presenza di griglie di valutazione è dovuta per legge. Questo per consentire anche ai partecipanti di conoscere le basi sulle quali verranno valutati. Altra irregolarità del concorso è al penuria di commissari: in pochi hanno risposto alla chiamata del Miur a causa del compenso ridicolo offerto, anche se poi il Miur è divenuto più magnanimo raddoppiandolo.

Questo però è davvero poco se consideriamo che, in alcune sedi, i commissari non erano presenti in numero sufficiente per considerare valido lo svolgimento delle prove. Quesiti troppo difficili per potere essere trattati all'interno di una tempistica ristretta sono l'estremo. Alcune tracce sono state ritenute troppo difficili per essere trattare all'interno del tempodato per lo svolgimento delle prove. Ilrisultato sono state produzioni raffazzonate e non complete. Inoltre, molti docenti hanno lamentato la scarsa conoscenza di chi ha stillato le domande che avrebbero testato la loro preparazione: in particolare modo terminologie legate agli alunni con disabilità sono state usate con un approccio fuorviante dal suo contesto.

Infine, si sono registrati molteplici episodi nei quali le postazioni computer based non hanno funzionato. Molte le problematiche riportate: alcuni pc si sono bloccati obbligando i candidati a spostarsi in un'altra postazione. Ma i casi più gravi hanno visto computer bloccarsi e cancellare in toto le prove svolte dal docente. Problematiche di una peso non trascurabile, la paura proprio questa: in molti se chiedevano se le scuole italiane avessero postazione pc sufficienti a coprire il numero dei candidati che hanno preso parte ala concorso docenti 2016 e soprattutto, se queste avessero potuto funzionare regolarmente. Questo primo bilancio sul concorso scuola 2016 lascia intravedere una situazione catastrofiche che lascia basiti per la sua incapacità di arrivare a meritarsi la definizione di "concorso".