Sembra aver intanto convinto le aree più critiche del suo partito e della sua maggioranza sulla riforma Pensioni il premier e leader del Pd Matteo Renzi. L'annuncio di ieri del presidente della Consiglio sulla flessibilità in uscita verso nuove forme di pensione anticipata - che lui ha chiamato Ape annunciando anche la presentazione di un simbolo ad hoc - viene visto con ottimismo dalla minoranza del Partito democratico, che proprio ieri ha lanciato la petizione popolare per la riforma del sistema previdenziale a sostegno del ddl 857, e Area popolare (Ncd-Udc) che tramite il presidente della commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, ha già proposto diversi ddl per l'accesso anticipato al pensionamento rispetto ai requisiti richiesti attualmente dalla legge in vigore, cioè la legge Monti-Fornero che fissa l'età pensionabile a 66 anni e 7 mesi.

Flessibilità, Damiano: bene il premier su pensione anticipata

"Un altro passo avanti - ha commentato in una nota il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano - sulla strada della flessibilità delle pensioni. Importante - ha sottolineato il parlamentare dem facendo anche riferimento alle dichiarazioni della scorsa settimana del sottosegretario alla presidenza Stefano Nannicini - l'annuncio del premier a proposito della scelta del Governo - ha rimarcato Damiano - di procedere sulla strada di un meccanismo di flessibilità previdenziale". Renzi ha spiegato che il provvedimento sarà introdotto nella prossima manovra economica e finanziaria. "È quello che chiedevamo", ha sottolineato Damiano rivendicando in questo senso l'impegno della minoranza del Pd e chiedendo al presidente del Consiglio di confrontarsi adesso in Parlamento sulla questione pensionistica.

Pensioni, Sacconi: Renzi nella riforma protegga lavoratori adulti

Ottimista dopo l'intervento del premier sulla riforma pensioni anche il presidente della commissione Lavoro e previdenza sociale del Senato della Repubblica. "Il presidente Renzi - ha detto Maurizio Sacconi - ha per la prima volta preso un impegno formale per l'inserimento di elementi di flessibilità nel - ha sottolineato - rigidissimo sistema previdenziale.

Dovrebbero in primo luogo beneficiarne - secondo il parlamentare di Area popolare (Ncd-Udc) - coloro che all'atto di approvazione della riforma Fornero avevano già 55 anni e come tali - ha spiegato il senatore Sacconi, ex ministro del Lavoro del Governo Berlusconi - non avevano di fronte a sé un tempo congruo per attrezzarsi a restare nel mercato del lavoro per oltre dieci anni".