Arrivano nuove importanti dichiarazioni in merito al tema delle pensioni anticipate ed in particolare alla questione dell'opzione donna e delle lavoratrici ancora in attesa di una conferma circa la possibilità di fruire del provvedimento. "La formula dell'estensione/proroga per un anno, cosa ragionevolmente fattibile almeno stando ai numeri ufficiali scaturiti dal Contatore e ad oggi conosciuti, è l'unica formula corretta per fare in modo di far rientrare le donne nate negli ultimi trimestri degli anni 1957-58": lo afferma Orietta Armiliato pubblicando un nuovo post all'interno del Comitato Opzione Donna.
La co-fondatrice torna quindi ad esprimere la propria opinione in merito alla situazione delledonne "oggi rimaste escluse a causa dei mesi aggiuntivi per aspettativa di vita, senza che si contravvenga alla legge che la impone". La possibile soluzione dell'estensione per la rappresentante delle pensionande appare particolarmente idonea per arrivare ad una conclusione della vicenda: vediamo quali sono le motivazioni alla base di questa nuova presa di posizione.
Pensioni anticipate e opzione donna: per Armiliato l'estensione è incontestabile
Stante la situazione appena descritta, la soluzione della proroga per un anno appare secondo Armiliato particolarmente fruibile, perché "in questo modo nessuno potrà contestare l'eventuale iniquità del provvedimento e opporsi alla sua realizzazione in considerazione del fatto che la legge oggi vigente già prevede la possibilità di estensione ad anni futuri in presenza di economie".
Sulla base di questo ragionamento un'eventuale estensione sarebbe perfettamente naturale rispetto alle basi poste dalla normativa con la quale è stata istituita la possibilità del pensionamento anticipato tramite l'opzione donna. "Dunque, ancora una volta, NIENTE SCONTI alle donne, dato che le stesse, utilizzando la formula dell'estensione/proroga, potranno rientrare nella misura rispettando in toto i parametri in essere", ha concluso la cofondatrice del Comitato.
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