Torniamo ad occuparci del comparto previdenziale aggiornando i lettori in merito all'ingiusta esclusione dalla quiescenza dei lavoratori classe 1952, avvenuta per via di una precedente interpretazione restrittiva ad opera dell'Inps. È stata infatti accolta con soddisfazione la nuova circolare correttiva dell'istituto pubblico di previdenza, con la quale si ripristina il diritto all'ingresso nella quiescenza pubblica dei lavoratori nati nel 1952, in precedenza bloccati fuori dal pensionamento anticipato a causa della circolare Inps numero 35 del 2012.

Sulla questione eravamo già tornati in passato con gli articoli della nostra rubrica "Parola ai Comitati", stante che molti lavoratori risultavano ingiustamente penalizzati da un'interpretazione dell'istituto pubblico di previdenza, più volte segnalata come contraria ai principi di legge da parte degli stessi legislatori. "La nostra battaglia è servita" hanno commentato il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano e l'On. Annamaria Gnecchi, accogliendo la notizia. Per i parlamentari, si tratta di "un primo passo" al fine di ripristinare il diritto alla quiescenza dei lavoratori che hanno subito l'ingiusta esclusione, oltre che di un'iniziativa finalizzata a "compensare il danno subito".

Pensioni anticipate: cosa cambierà per i lavoratori compresi nella circolare

Grazie alla nuova circolare Inps, i lavoratori la cui posizione è oggetto della nota correttiva potranno fruire del pensionamento anticipato a partire dai 64 anni di età (e 7 mesi, considerando l'adeguamento al parametro dell'aspettativa di vita), senza l'applicazione di alcun vincolo.

"Eravamo in attesa di questa risposta dal marzo del 2012" evidenziano i Parlamentari della Commissione lavoro, ribadendo che il limite imposto dall'Inps con la circolare del 2012 andava a colpire proprio "le fasce più deboli" dei dipendenti del settore privato, le quali "perdevano di fatto il diritto di andare in pensione" quando perdevano il lavoro.

"È stata una vera ingiustizia" commentano dalla Camera, rilevando che si è riusciti infine a porre rimedio anche grazie al coinvolgimento del MdL.

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