Nella giornata di ieri la Cgil ha emesso un nuovo Ordine del Giorno, esprimendo così il proprio giudizio in merito allo stato della riforma previdenziale ed al confronto in essere con il Governo. Il documento, pubblicato sul portale del sindacato, effettua quindi una fotografia in chiaroscuro sull'andamento della contrattazione con l'esecutivo, stante che si sottolinea la presenza di spunti positivi così come di misure che sono considerate inadeguate o insufficienti rispetto alle esigenze dei lavoratori. È il caso, ad esempio, dei lavoratori precoci, per i quali è ritenuto necessario un ampliamento dell'intervento.

"Se aver introdotto 41 anni di contributi come riferimento per l'anzianità è senz'altro positivo, il capitolo è certamente lontano dall'obiettivo che ci eravamo proposti e soprattutto distante dalle aspettative suscitate". Si ribadisce infatti che "pur avendo determinato un'area di lavori gravosi ampia, ancora tanta strada serve fare per affermare che i 41 anni sono sufficienti per il riconoscimento della pensione di anzianità".

Riforma pensioni, le novità su lavori gravosi ed APE

Per quanto concernela vicenda dei lavori gravosi, il sindacato sottolinea innanzitutto come il riconoscimento delle agevolazioni previste all'interno della legge di bilancio 2017 sia il frutto di una propria iniziativa, che prosegue oracon "l'importante obiettivo di trovare criteri rigorosi per definirli", al fine "di ottenere l'anzianità e la flessibilità in uscita tenendo conto delle condizioni di lavoro".

Ma nuovesottolineature arrivano anche in riferimento alla cosiddetta APE Social, la quale è vista dal sindacato come "un super-ammortizzatore per affrontare alcune emergenze". Purtroppo icriteri contributivi inseriti nel provvedimento "diminuiscono di molto, a nostro avviso, la platea potenziale", pertanto "nel dibattito parlamentare chiederemo di ridurne i vincoli".

Si ribadisce inoltre la ferma contrarietà all'APE volontaria, vista come una misura sperimentarle di carattere finanziario "che scarica sui pensionandi le sbagliate rigidità del sistema".

Assegni Inps: positivo l'intervento sulla 14ma mensilità

Viene visto, al contrario, come positivo l'accordo raggiunto sull'estensione della platea della 14ma mensilità, con un meccanismo di applicazione che terrà adeguatamente conto della storia contributiva di ogni singolo pensionato.

A tal proposito, la Cgil sottolinea il risultato come un importante punto di discontinuità, dopo "anni di non rivalutazione delle Pensioni". Al fianco di questa misura vi è poi da ricordare il cumulo gratuito per chi ha avuto una carriera discontinua, così come l'eliminazione delle penalizzazioni sulle pensioni di anzianità, assieme all'eliminazione della finestra mobile relativa al parametro dell'AdV. Adesso l'attenzione dei sindacati si concentreràsulla prossima discussione parlamentare, mentre ulteriori proposte di riforma verranno discusse con l'avvio della cosiddetta FASE II di confronto con il Governo.

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