La guerra ai furbetti della legge 104 continua. Come riportato da Italia Oggi, infatti, sono in corso delle indagini non soltanto in Sicilia, ma anche in Basilicata, in Puglia, in Calabria e in Campania, incentrate soprattutto sul personale docente immesso in ruolo per l'anno scolastico 2015/2016: occhi puntati, dunque, verso quei docenti che sono riusciti ad ottenere il trasferimento o l'assegnazione provvisoria, dichiarando di possedere i requisiti richiesti dall'articolo 21 della legge sopraindicata.

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Naturalmente, è la legittimità della fruizione di tale diritto al centro degli accertamenti in corso, anche perchè, nel caso vengano scoperti degli illeciti, i beneficiari avrebbero scavalcato i colleghi con i requisiti richiesti sia per esigenze famigliari che per anzianità di servizio.

Ne deriva il fatto che chi non è riuscito ad ottenere nè il trasferimento, nè l'assegnazione provvisoria, ha presentato immediatamente ricorso all'amministrazione scolastica o alla magistratura ordinaria, provvedendo, di conseguenza, a denunciare sospetti sulla regolarità di molti casi riguardanti il riconoscimento dell'invalidità.

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Anche perchè si è riscontrato, rispetto agli anni passati, un insolito aumento di trasferimenti o di assegnazioni provvisorie per effetto del suddetto articolo 21, soprattutto nelle regioni del Sud.

A questo proposito, il Ministero dell'Istruzione ha ritenuto opportuno introdurre urgentemente delle norme capaci di garantire controlli a tappeto che riguardano, in primis, le certificazioni mediche che attestano la disabilità del familiare che si deve assistere; in secondo luogo, i controlli riguarderanno i giorni di permesso o di congedo straordinario e l'effettiva assistenza fornita alla persona disabile.

Si tratta di un fenomeno preoccupante che non mancherà di essere argomento di discussione nei prossimi incontri previsti tra i tecnici del Miur e le rappresentanze sindacali.