Svolta nella riforma della Pubblica Amministrazione in vista dei rinnovi dei contratti degli statali nel 2017: il ministro per la Funzione Pubblica, Madia, nella bozza del decreto che presenterà al Consiglio dei ministri entro la metà di febbraio prossimo, avrebbe inserito alcune novità nel pubblico impiego per debellare il fenomeno delle assenze facili nelle giornate lavorative del lunedì e del venerdì. Un provvedimento che riguarderà, quindi, i furbetti del weekend, ovvero dei lavoratori statali che fingono ripetute malattie proprio in corrispondenza del primo e, per molti, dell'ultimo giorno della settimana lavorativa.

Riforma Pubblica amministrazione 2017: statali assenteisti nel mirino di Madia

La riforma della Pubblica amministrazione avrà, pertanto, tra gli obiettivi quello di combattere il fenomeno dell'assenteismo anomalo. Oltre ai furbetti del fine settimana, infatti, la battaglia del ministro Madia riguarderà anche i lavoratori statali che disertano, in massa e con le più varie giustificazioni, le giornate festive di lavoro, come successe nel caso dei vigili per il Capodanno del 2014. Per tutte queste situazioni, con la riforma del pubblico impiego, si estenderà la procedura del licenziamento sprint, ovvero il provvedimento disciplinare che si conclude in appena trenta giorni, come già avviene per i furbetti del cartellino, ovvero per i lavoratori statali che adottano molteplici strategie per uscire dal lavoro subito dopo aver timbrato il cartellino.

Riforma Pa 2017 e contratti statali: come cambiano assenze, malattie, controlli e licenziamento

Per combattere, pertanto, le situazioni di assenteismo reiterato nella Pubblica amministrazione, il ministro Madia già nelle scorse settimane e in accordo con i sindacati ha disposto la riforma dei metodi di controllo delle assenze degli statali.

Non saranno più le Asl a procedere con le visite mediche, ma l'Inps che istituirà una vera e propria task force per le verifiche che saranno effettuate a sorpresa. E saranno visite più capillari, dettagliate e severe rispetto a quelle che avvengono attualmente: l'obiettivo è quello di cogliere in flagranza chi si assenterà.

Detto che le norme per il licenziamento breve sono già in vigore, ovvero quelle per i furbetti del cartellino o quelle per lo scarso rendimento sul lavoro volute dall'ex ministro Brunetta, ad oggi rimane difficile il licenziamento per gli assenti seriali. Proprio per questo, informa Il Messaggero di oggi, le norme sul licenziamento breve che saranno previste nel decreto del ministro Madia si andranno ad aggiungere a quelle già in vigore. Nel testo del decreto che disciplinerà il pubblico impiego, infatti, saranno indicati dettagliatamente i giorni più a rischio per mettersi in malattia (quindi le giornate di inizio e di fine settimana e quelle a ridosso dei ponti e delle festività), la frequenza anomala e le eventuali sanzioni.

Infine, ad azione disciplinare iniziata con possibile licenziamento, i vizi di forma non potranno costituire più un ostacolo alla procedura se in ballo esistono prove schiaccianti a carico dei lavoratori statali.