Le maggiori novità sono state pubblicate ieri, sabato 28 gennaio 2017, sotto forma di indiscrezioni, dal noto quotidiano Allnews ‘Il Corriere della Sera’. Di seguito si illustrano, per grandi linee, i contenuti di queste importanti modifiche.

Limiti orari dei voucher e divieto assoluto nel settore edile

Dopo le ampie critiche per l’abuso che le aziende hanno messo in atto con l’utilizzo dei voucher, il governo ha iniziato ad introdurre concretamente una serie di modifiche su questo argomento. Vediamo in cosa consistono le principali novità. Per quanto riguarda i lavori subordinati, ad esclusione di quelli del settore edile, il governo sta pensando di regolamentare la questione, fissando un tasso orario retributivo rispetto al totale delle ore lavorate.

Si parla dell’utilizzo dei voucher per una percentuale oraria non superiore al 5-10% del monte orario complessivo. Le intenzioni del governo sono concrete e certamente andranno avanti rapidamente, solo per scongiurare il voto referendario (abrogativo), promosso dal sindacato di Susanna Camusso.

Voucher a ore, non più del 10% del totale orario

Da quello che si apprende in queste ore dalla testata giornalistica anzidetta, è stato proprio il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, a sollecitare con celerità la modifica all’attuale norma, di fatto stravolta dall’eccessivo abuso che si è fatto in questi mesi. I tecnici del governo e del ministero del Lavoro stanno iniziando ad apportare le prime modifiche e a breve sarà redatto un documento che metterà nero su bianco quanto appena illustrato.

Divieto assoluto dei voucher nel settore edile

L’altra importante novità riguarderà il divieto assoluto dei famosi buoni retributivi nel settore dell’edilizia. In questi mesi, infatti, i voucher hanno avuto un incremento esponenziale proprio in tale settore lavorativo. Qualcuno ha ipotizzato e concretamente dimostrato che questa forma di retribuzione, invece di eliminare il lavoro nero lo ha di fatto incrementato, oltre a istituzionalizzare la precarietà dei lavoratori.

Le modifiche apportate avranno il compito di debellare e reprimere tutti i comportamenti malsani che sono derivati da questa forma di retribuzione.

Gli obiettivi del Governo: abbassare il quorum al referendum abrogativo promosso dalla Cgil

I più informati ribadiscono, invece, le vere intenzioni del governo Gentiloni, ovvero scongiurare in tutti i modi il raggiungimento del quorum al prossimo referendum abrogativo sulla questione voucher promosso dalla Cgil, a guida Camusso.

Il referendum è, infatti, imperniato sulla totale abolizione di questa consolidata stortura normativa, poco trasparente ed utilizzata in questi mesi per la retribuzione di molti lavoratori.

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