Le ultimissime novità al 21 marzo 2017 giungono direttamente dall'incontro avvenuto ieri tra Governo e Sindacati, ma le notizie specie per i lavoratori precoci non sembrano essere delle migliori. Per la Camusso l'incontro, stando alle parole utilizzate nel post Di Roberto Occhiodoro, amministratore del gruppo 'Pensioni precoci uniti a tutela dei propri diritti' presente dinanzi al Ministero del Lavoro ieri 20/3 all'uscita dei sindacalisti, "è andato malissimo" mentre per la Uil " c'è ancora molta nebbia da diradare". Abbiamo intervistato Roberto Occhiodoro per avere da lui notizie in esclusiva circa le decisioni del Governo sulla quota 41 e sui restanti decreti attuativi.

Le novità al 21/3

Novità pensioni precoci, incontro molto deludente

Nel post pubblicato ieri sera Occhiodoro fa presente come nell'incontro il governo abbia presentato dei decreti in cui le varie figure interessate alla quota 41 e all'Ape Social sono ulteriormente vivisezionate e non solo tra i cosiddetti lavori gravosi, ma anche fra figure professionali appartenenti alla stessa categoria e addirittura fra i disoccupati. Per comprendere meglio tali novità ci siamo interfacciati direttamente con il disponibile amministratore del gruppo.

- Roberto, con chi avete avuto modo di confrontarvi oggi?

Abbiamo parlato a lungo con i rappresentanti sindacali sia prima che dopo l'incontro.

- Cosa è emerso dal tavolo di confronto?

La situazione è, come riportato nel mio post, decisamente negativa perchè il governo cerca di frammentare ancora di più le platee di coloro che potrebbero usufruire della uscita con la scusa che non ci sono risorse per tutti: la MIA sensazione è che chi prima arriva meglio alloggia nel senso che ci sarà chi ( pochi) riusciranno a farcela ed altri ( i più) che dovranno ancora aspettare almeno un altro anno.

Ultime notizie precoci, la lotta continua

Quali saranno le prossime mosse dei precoci?

Per quanto riguarda le nostre prossime mosse abbiamo chiesto a tutti di partecipare alla manifestazione del 23 e siamo pronti ad organizzare ancora altre manifestazioni perché già in partenza ci piaceva poco questa legge, ora con un tentativo palese di frammentare ancora di più le possibili platee di fruitori con la scusa di non avere risorse.

Vorrei ricordare che sono stati trovati 20 miliardi per le banche in 48 ore, crediamo che quello che veramente manchi a questo come al precedente governo sia la volontà politica di risolvere un problema che, non ci stancheremo mai di ripeterlo, coinvolge 2 generazioni: la nostra prigioniera del lavoro e quella dei nostri figli prigionieri della disoccupazione. Noi abbiamo fatto nostro uno slogan: " un anziano in pensione ed un giovane al lavoro"; il governo evidentemente ha fatto suo l'esatto inverso: " un anziano al lavoro ed un giovane a casa".