Pensione anticipata con anticipo pensionistico social e Pensioni precoci con accumulo della quota 41: potrebbe essere il 30 giugno 2017 la data ultima entro la quale presentare le domande in merito ai requisiti maturati nell'anno in corso. La notizia è riportata ne Il Fatto Quotidiano che scrive anche di altre novità riguardanti le due categorie di pensioni previste nella legge di Bilancio 2017 in attesa dei decreti attuativi del Governo Gentiloni e all'indomani dell'incontro che si è tenuto nella giornata di ieri, 20 marzo, tra i tecnici dell'Esecutivo e i sindacati.

Non mancano, pertanto, i nodi legati alle pensioni anticipate con Ape social e dei precoci con quota 41 dei quali ne parla Roberto Ghiselli, segretario confederale della Cgil.

Pensioni precoci quota 41 e pensione anticipata Ape social: domanda entro il 30 giugno 2017?

Oltre alla domanda di pensione anticipata con Ape social e dei precoci con quota 41 (che potrebbe avere una finestra dal 1° maggio al 30 giugno 2017), in bilico è anche il criterio dei 6 anni di lavoro continuativo in attività definite gravose. Interi settori, secondo Ghiselli, potrebbero essere tagliati fuori dai benefici della pensione anticipata agevolata che consente di non dover rimborsare, in futuro, l'uscita anticipata come, invece, avverrà, per la pensione anticipata Ape volontaria.

Inoltre, è in discussione anche il punto riguardante i disoccupati che abbiano il contratto a termine e in scadenza. Infine, il Governo Gentiloni avrebbe anticipato anche la data di scadenza per le domande di anticipo pensionistico social e dei 41 anni di contributi per il 2018: il termine previsto sarà la fine di marzo del prossimo anno.

Pensioni anticipate 2017 e precoci Q41: il nodo delle attività gravose

In ogni modo, il provvedimento definitivo della pensione anticipata Ape social e delle pensioni per i precoci con quota 41 tarda ad arrivare: dopodomani, giovedì 23 marzo 2017, si aprirà la discussione tra Governo e sindacati sulla fase due della riforma delle pensioni, quella relativa alle uscite future dei più giovani, ma si continuerà a trattare sulle due uscite anticipate agevolate.

E' quasi scontato che le richieste dei gruppi dei precoci sulla quota 41 per tutti, ovvero l'uscita con 41 anni di versamenti senza considerare l'età, non troverà riscontro nel provvedimento del Governo, ma nel provvedimento attuativo dovranno essere definiti i benefici per le uscite con 41 anni di contributi e i requisiti di accesso alla pensione anticipata social per i contribuenti che svolgano attività gravose.