Partirà il prossimo primo maggio 2017 l'anticipo pensionistico: è quanto emerge dalle dichiarazioni del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, rilasciate al termine del nuovo confronto con la piattaforma sindacale (Cgil, Cisl e Uil) sulla c.d. FASE 2 della riforma previdenziale. L'esponente del Governo ha poi confermato che entro la prossima settimana saranno finalmente definiti i decreti legge collegati alle misure previste nella Legge di bilancio 2017, tra cui ricordiamo l'APE volontaria, quella sociale e la possibilità di fruire della quota 41 per i lavoratori precoci che hanno acquisito almeno un anno di contribuzione prima dei 19 anni di età.
Particolare attenzione è poi stata data alla questione dei lavori gravosi ed alle regole che sott'indendono la possibilità di fruire delle relative agevolazioni. Dall'incontro è infatti emersa un'apertura, anche se la correzione non sembra coincidere con le richieste iniziali dei sindacati. Vediamo insieme di cosa si tratta nel nostro nuovo articolo di approfondimento.
Riforma pensioni e lavori gravosi: nuova franchigia di 12 mesi
Entrando nello specifico, ai lavori gravosi sarà collegata una nuova franchigia di 12 mesi, pertanto si allenta l'interpretazione precedente riguardante l'accesso all'APE sociale. Ricordiamo in particolare che per chi si trova in simili condizioni che l'accesso alla pensione anticipata è possibile con almeno 36 anni di versamenti, di cui negli ultimi sei anni si dovrà aver svolto una delle mansioni pesanti indicate dal legislatore.
Con la nuova franchigia il lavoratore potrà conseguire il diritto al pensionamento spalmando quest'ultimo requisito sui sette anni che precedono la domanda di uscita. Una modifica che i sindacati interpretano come un passo in avanti rispetto alla situazione precedente, anche se si tratterebbe di un risultato parziale, visto che non riuscirebbe a garantire il pensionamento per coloro che hanno subito una forte discontinuità lavorativa.
Restano inoltre ancora senza riscontro le richieste in arrivo dai lavoratori che sono rimasti disoccupati dopo contratti a termine.
Riforma pensioni e FASE 2, le altre misure in discussione
Per quanto concerne invece la seconda fase del confronto tra Governo e sindacati, l'incontro ha portato avanti la discussione riguardante il verbale siglato a settembre 2016 tra le parti.
Al centro dell'attenzione troviamo la pensione di garanzia per i giovani inseriti nel contributivo puro, con particolare attenzione per chi si trova a vivere una carriera lavorativa discontinua. La discussione resta comunque ancora agli inizi, tanto che un nuovo approfondimento è stato rimandato al prossimo incontro. Sulla vicenda si proseguirà infatti a discutere al 4 maggio 2017, quando è stato fissato il nuovo tavolo di discussione.
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