Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 21 giugno 2017 vedono arrivare nuove prese di posizione dalla Cgil, attraverso le quali si fa il punto della situazione e si chiariscono alcuni aspetti sulle recenti opzioni di flessibilità pubblicate in Gazzetta Ufficiale. "L'Ape sociale si sta dimostrando una misura utile e sono tantissimi i lavoratori che in queste ore si stanno recando al nostro patronato per fare domanda", ha spiegato al riguardo il Segretario Generale Spi - Cgil Ivan Pedretti. "Realisticamente decine di migliaia di persone potranno andare in pensione un po' prima senza perdere un euro, visto che la misura è integralmente a carico dello Stato" ha quindi proseguito il rappresentante dei pensionati, ricordando però che la novità è il frutto del confronto tra Governo e sindacati.

"Oggi Matteo Renzi ci ha messo il cappello sopra, esaltandone la positività", ma per il sindacalista "è grazie al nostro intervento se ha queste caratteristiche". La linea iniziale del Governo, ha ribadito Pedretti, prevedeva comunque un accesso oneroso per il richiedente, mentre la versione attuale è stata ottenuta proprio grazie all'impegno dei sindacati.

Pensioni anticipate: l'Inca - Cgil dirama una nota di preoccupazione: corsa ad ostacoli?

Nel frattempo anche l'Istituto Nazionale Confederale di Assistenza (Inca - Cgil) è intervenuto sulla vicenda dell'APE sociale e della Quota 41, esprimendo le proprie perplessità sulle modalità operative di invio delle domande decise dal Governo. I dubbi sono stati espressi tramite una nota pubblicata sul proprio portale, nella quale si è parlato delle procedure come di una vera e propria corsa ad ostacoli.

All'interno del testo, l'ente ricorda prima di tutto "la lunga quanto inspiegabile attesa" alla quale sono stati costretti i lavoratori rispetto la pubblicazione in G.U. dei decreti attuativi. Questo ha comportato un ritardo anche nell'arrivo delle istruzioni operative da parte dell'Inps, rese disponibili online solo il 17/06.

Tenendo conto che la data di scadenza per l'invio delle domande è stata fissata al prossimo 15/07, la conseguenza è che "i tempi per la presentazione delle richieste risultano ristrettissimi [...] cioè, neppure un mese a fronte dei 6 mesi impiegati dal Governo per emanare i Decreti attuativi". Chiara quindi l'ansia di molti lavoratori nel non riuscire a rispettare le scadenze utili per la produzione delle domande, anche perché tra i criteri di assegnazione del posto in graduatoria "il Governo ha avuto la brillante idea di inserire che a parità di condizioni si terrà in considerazione la data e l’ora di presentazione della domanda".

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