La lettera di dimissioni dell’amministratore delegato di Uber Travis Kalanick è arrivata proprio oggi 21 giugno, ed è il New York Times a darne notizia. Già il 13 giugno scorso, Mr. Travis Kalanick aveva annunciato che si sarebbe preso un periodo di aspettativa in seguito alla morte improvvisa della madre in un incidente in barca. Ma in realtà le ragioni potrebbero essere altre. Secondo il New York Times, infatti, Mr. Kalanick si sarebbe dimesso a seguito delle richieste di 5 grandi azionisti Uber.
La richiesta di dimissioni porta il titolo di “Moving Uber Forward”, ed è firmata, tra gli altri, da Bill Gurley, venture capital di Benchmark.
Nonostante ciò, Gurley ha scritto un post di riconoscenza su Twitter: "Ci saranno molte pagine dei libri di storia dedicate a Travis, uno dei pochi imprenditori ad avere un impatto duraturo sul mondo".
Dopo le dimissioni, Mr. Kalanick avrebbe detto in una nota: "Amo Uber più di ogni altra cosa e in questo difficile momento della mia vita (per la morte della madre) ho accettato la richiesta degli investitori di farmi da parte per permettere alla società di tornare a crescere". Nonostante le sue dimissioni da amministratore delegato, Travis Kalanick rimarrà nel consiglio di amministrazione della società.
Il consiglio di amministrazione Uber, infatti, dichiara (in una nota trasmessa al New York Times): "Travis ha sempre messo prima Uber.
Questa è una decisione coraggiosa, segno della sua devozione e amore per Uber. Facendo un passo indietro, sta prendendosi il tempo per guarire da una tragedia personale, dando la possibilità a Uber di entrare in un nuovo capitolo della sua storia. Sarà, comunque, un piacere continuare a operare con lui nel consiglio di amministrazione".
Le dimissioni di Travis Kalanick arrivano dopo un periodo difficile per Uber
Esse arrivano, infatti, dopo una serie di licenziamenti e dimissioni importanti all’interno della società, avvenute a seguito dell’arresto di un driver Uber per molesie sessuali. Infatti, nel 2014 a Nuova Delhi viene arrestato un driver Uber per molestie sessuali su una donna.
Secondo testimoni, Eric Alexander (responsabile business Uber zona Asia-Pacifico) era a conoscenza delle molestie e ne avrebbe informato Travis Kalanick, il vice-presidente Emil Michael e altre figure interne a Uber.
Dopo queste testimonianze, Eric Alexander viene licenziato e Emil Michael si dimette dalla società. Ultime - in ordine di tempo - le dimissioni di Travis Kalanick, fondatore e amministratore delegato di Uber.