'L'Italia ha bisogno del sostegno economico e contributivo degli immigrati. Senza di loro il buco dell'Inps arriverebbe ad essere senza fondo e difficilmente rimediabile'. Queste le parole di Tito Boeri, in fatto di immigrazione, che non hanno certo riscosso il favore popolare, né di buona parte del mondo politico ed economico. Secondo il titolare Inps, l'immigrazione giocherebbe un ruolo essenziale nell'economia italiana, nonché nel rimpinguamento delle casse Inps.

Il fenomeno migratorio secondo Boeri

Secondo il presidente dell'Inps, il popolo migratorio sarebbe entrato a pieno titolo nella vita economica del paese, arrivando a costituire una risorsa economica, a cui il nostro paese non può permettersi di rinunciare.

Boeri ha esternato pubblicamente la sua posizione, dopo aver studiato i dati degli ultimi anni sul rapporto migrazione-crescita del paese, avvalendosi della collaborazione di esperti del lavoro, delle pensioni, e di economisti.

Che cosa ci dicono i dati Inps

Dalle ricerche di Boeri emergerebbe un quadro che metterebbe in evidenza come il lavoro svolto da ciascun immigrato, seppur con un reddito di molto inferiore alla media italiana, apporterebbe nelle casse delle Stato in termini di tasse e nelle casse Inps in termini di contribuzione, un contributo economico su basi stipendiali varianti dai 3mila ai 10mila euro. Questo, grazie anche al fatto, che gli immigrati spesso sono addetti a mansioni che gli italiani non vogliono svolgere più da anni.

Se, come in questi giorni si sta discutendo, il governo intende applicare una seria politica migratoria, con un progetto che impedirà l'entrata in Italia nei prossimi decenni di migliaia di immigrati, (si potrebbe stimare all'incirca una mancata entrata di 60mila-80mila persone, che andrebbe poi ingrossandosi con il passare degli anni), per l'Italia significherà perdere entrate economiche che, per i primi anni, varierebbero dai 300mila euro al milione di euro.

Un danno economico-contributivo che, secondo il parere Inps avvallato da una parte seppur minoritaria di politici ed economisti, andrebbe a peggiorare con il passare degli anni e che potrebbe portare ad un affossamento economico del paese pressoché irreversibile, visto che la mancanza di entrate si riverserebbe inevitabilmente anche sulle pensioni e sugli stipendi degli italiani.

La maggioranza non è d'accordo con Boeri

La tesi catastrofista di Boeri in caso di non sufficiente migrazione in Italia si è scontrata con il mondo politico ed economico italiano, le cui repliche si possono riassumere in poche semplici frasi: 'Occorre una seria politica migratoria per il semplice fatto che non sia assolutamente fattibile il trasferimento pressoché totale di paesi stranieri in Italia.

Serve inoltre, un serio progetto politico-economico-interventista, nei paesi in difficoltà, affinché i loro cittadini non siano costretti alla migrazione. Inoltre, la mancanza dei contributi economici necessari nelle casse dello Stato e dell'Inps, è determinata in primis dalla mancanza di lavoro per gli italiani, che forse, perché no, dovrebbero capire l'importanza di lavori considerati invece umili e degradanti'.