L'inizio del nuovo anno scolastico dalle notizie rese note dal Miur dovrebbe essere molto più ordinato e senza i ritardi che hanno contraddistinto quello ormai conclusosi. Le parole del ministro dell'istruzione Fedeli sono state chiare a riguardo: i docenti saranno in cattedra sin da subito, già da settembre. Ecco le tempistiche dei vari adempimenti e le previsioni relative alla possibilità di ottenere un incarico per chi lavora nella scuola.

Nuove assunzioni del Miur

Si parla in questi giorni di 52 mila assunzioni entro il 14 agosto, di cui 15mila sono le docenze previste da organico di diritto, che andranno non più al personale supplente ma ai futuri docenti di ruolo.

Brutte notizie quindi per chi da anni lavora come docente supplente, che pur avendo un Lavoro precario, almeno annualmente riesce ad avere uno stipendio fisso, quest'anno ci saranno meno possibilità.

La novità proposta da questo esecutivo non è un successo per i sindacati, i quali si sono mostrati poco felici del numero di assunti in ruolo, in quanto non ritengono le cifre del Miur reali e molti sono i posti occupati grazie al turn over. E poi alcune cattedre non verranno ugualmente coperte con personale di ruolo, in quanto le rispettive Gae non hanno aspiranti docenti inclusi. Lo stesso poco entusiasmo riguarda anche la data delle supplenze, partiranno dal 15 settembre di modo che sarà assicurata la presenza in servizio sin da subito, ma i sindacati ed i docenti si domandano se le promesse saranno davvero mantenute.

Ricorsi per l'inserimento in Gae

L'Anief, per chi volesse parteciparvi, ha promosso una nuova ondata di ricorsi di modo da permettere l'accesso in Gae ad alcune categorie di aspiranti docenti, che secondo le normative vigenti avrebbero diritto all'accesso nelle predette graduatorie. Si tratta dei diplomati magistrali, dei diplomati magistrali d'indirizzo linguistico, dei diplomati del Conservatorio e delle Accademie di Belle Arti, docenti cancellati che hanno chiesto il reinserimento e gli Itp.

I posti che rimarranno liberi sono molti, si parla di 85 mila cattedre. L'aver impedito a molte categorie di docenti di accedere al concorso del 2016 ha determinato tanti disagi. Anche l'impossibilità di ottenere l'abilitazione per chi possiede un titolo valido per l'insegnamento, rappresenta un limite e dovrebbe essere eliminata, ma si preferisce continuare ad impedire a nuovo personale di ottenerei requisiti per accedere alla professione di loro interesse e per cui magari sono anche portati.