Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 5 ottobre vedono arrivare importanti aggiornamenti sia dalle organizzazioni sindacali che dal Parlamento. Nel primo caso è stata decisa una nuova mobilitazione generale fissata per il prossimo 14 ottobre, con lo scopo di sensibilizzare il Governo verso la necessità di un intervento di apertura riguardo al comparto previdenziale. Nel secondo caso sono arrivate nuove osservazioni e raccomandazioni dalla Commissione lavoro della Camera, andando così ad integrare i commenti già espressi negli ultimi giorni. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Previdenza e lavoro, i sindacati lanciano la mobilitazione per il prossimo 14 ottobre

Nella serata di ieri Cgil, Cisl e Uil hanno lanciato una nuova mobilitazione generale che avrà luogo in via unitaria il prossimo 14/10 davanti a tutte le prefetture d'Italia.

Le parti sociali puntano quindi a vedere inserire all'interno della prossima LdB2018 le proprie rivendicazioni in merito a lavoro, previdenza e welfare, con particolare riferimento alle proposte dedicate ai giovani, agli ammortizzatori sociali, al congelamento degli incrementi automatici sull'AdV, alla pensione di garanzia per chi è inserito nel contributivo puro e a tutte le altre modifiche previste nella Fase 2 della riforma e ridiscusse negli incontri successivi.

Ricordiamo ai lettori che lo scorso 20 settembre gli stessi sindacati avevano inviato al Governo una lettera contenente 11 punti considerati essenziali per un intervento correttivo volto a portare maggiore equità e flessibilità all'interno del comparto.

Pensioni, dalla Camera arrivano le nuove osservazioni ed i pareri sugli interventi di comparto

Anche dalla Camera nel pomeriggio di ieri è arrivato un importante segnale riguardo la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2017. La Commissione lavoro ha infatti esaminato il documento per le parti di competenza, rilasciando parere favorevole ma indicando al contempo numerose osservazioni.

Per quanto concerne il comparto previdenziale, ha infatti chiesto di intervenire sul meccanismo degli adeguamenti automatici all'aspettativa di vita per ridiscuterli nel corso del 2018 (rinviando quindi il termine per l'emanazione del decreto direttoriale). Sull'APE e la Quota 41 dei lavoratori precoci ha chiesto invece di svolgere un attento monitoraggio, in modo da valutare eventuali correttivi e consentirne l'estensione a tutti gli aventi diritto. Resta infine ancora aperta la questione dell'8va salvaguardia e delle eventuali risorse che risulteranno in avanzo rispetto alle reali domande di tutela accolte

FASE 2 e lavori di cura: verso valorizzazione?

Lo stesso documento pone in accento anche la vicenda dei lavori di cura, prendendo spunto dall'Indagine sull'impatto di genere svolta dalla XI Commissione.

Sulla base delle evidenze raccolte, si chiede di dare seguito a quanto già previsto nel verbale di accordo tra Governo e sindacati in merito alla valorizzazione dei lavoro di cura. Nella pratica, si osserva la necessità di favorire il riconoscimento di quest'ultimi, in modo da ridurre le disparità esistenti attualmente tra uomini e donne.

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