Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 23 ottobre 2017 vedono registrare diversi aggiornamenti in merito ai provvedimenti di flessibilità previdenziale in essere ed alle rivalutazioni degli attuali assegni. Purtroppo, lo stesso non si può dire per le richieste di flessibilità in arrivo da lavoratori e sindacati in merito alla legge di bilancio 2018. Proviamo insieme a fare ordine tra le numerose notizie in arrivo nelle scorse ore attraverso un nuovo articolo di approfondimento.

Nel 2018 arriva una nuova rivalutazione degli assegni

Il prossimo anno verranno aggiornati gli assegni Inps.

A partire dall'inizio del 2018 verrà infatti applicato un tasso provvisorio. Al momento le stime indicano però un possibile adeguamento al rialzo dell'1,3% (il dato è stato stimato attraverso le rilevazioni dei primi 9 mesi dell'anno). La questione appare comunque come un importante punto di discontinuità rispetto al passato, visto che l'ultimo aggiornamento positivo risale ormai al lontano 2015. In quel caso, era stato riconosciuto un tasso dello 0,2%. Su tutto il processo resta però ancora in essere una ulteriore incognita, visto che nella giornata di domani arriverà anche la risposta della Consulta in merito alla costituzionalità della legge n. 65 del 2015, che mirava a correggere le misure restrittive decise dal Governo Monti sugli adeguamenti degli assegni.

In LdB2018 si prolunga al 2019 l'APE volontaria

Un'altra notizia giunta nella giornata di ieri riguarda l'uscita anticipata tramite APE volontaria. La misura consente di raggiungere il pensionamento anticipato dal lavoro con 63 anni di età e 20 anni di contribuzione, purché si disponga di un futuro assegno di almeno 700 € circa e si accetti di sottoscrivere un prestito ventennale a copertura dell'anticipo.

Al momento il meccanismo di prepensionamento era previsto in via sperimentale solo fino alla fine del prossimo anno, ma all'interno della prossima legge di bilancio il Governo si è impegnato a prolungarlo almeno fino alla fine del 2019. Nonostante le buone intenzioni, va ricordato però che la misura risulta ancora in forte ritardo ed è in attesa dell'approvazione definitiva.

Per diventare operativa, serve infatti completare gli ultimi due passaggi, arrivando alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale degli accordi quadro tra banche e assicurazioni, oltre all'emissione della circolare contenente le istruzioni per fare domanda da parte dell'Inps.

Aspettativa di vita: questa settimana al via le assemblee unitarie

Dall'inizio di questa settimana partiranno anche le assemblee unitarie dei sindacati, che hanno deciso di confrontarsi con i propri iscritti in merito alla discussione in atto con il Governo. Tra i temi centrali ritroviamo l'adeguamento all'aspettativa di vita, che qualora applicata comporterà un aumento di cinque mesi nei criteri di pensionamento a partire dal prossimo primo gennaio 2019.

Purtroppo un'eventuale conferma comporterà l'innalzamento dell'età da raggiungere per la pensione di vecchiaia a 67 anni. Nella pratica, qualora la situazione non dovesse cambiare le assemblee saranno solo i prodromi di un'azione più ampia, che prenderà forma attraverso una nuova mobilitazione generale. Mentre sullo sfondo resta la preoccupazione anche per l'elevato numero di respingimenti delle domande di accesso all'APE sociale ed alla Quota 41 dei lavoratori precoci. Una situazione già definita come estremamente grave e per la quale i sindacati si attendono da parte di Governo e Inps un correttivo immediato.

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