Novità sul fronte della pensione anticipata sono in arrivo con il pacchetto delle Pensioni della Manovra di Bilancio del 2018. Tra i vari strumenti, si prevede l'allungamento al 2019 della pensione anticipata Ape in modalità volontaria, dati i ritardi che stanno caratterizzando la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo del Premier Paolo Gentiloni in questo fine 2017. Ulteriori novità sono previste per le pensioni anticipate all'età di 63 anni con uscita Ape social, ovvero la misura di pensione a costo zero: sarà garantito l'accesso agevolato alle donne lavoratrici e ai contribuenti che abbiano un contratto a termine.
Inoltre sarà confermata l'uscita con la quota 41 dei precoci con i requisiti in parte identici a quelli della pensione anticipata Ape social. Come scrive Il Sole 24 Ore, il pacchetto delle pensioni da inserire nella Manovra del 2018 è pronto.
Ultime novità oggi pensioni anticipate 2017: Ape social, precoci quota 41 e donne
Il mini pacchetto delle pensioni anticipate prevede che l'Ape volontario, ovvero la formula di uscita anticipata a 63 anni con il pagamento del prestito pensionistico, sia esteso a tutto il 2019. Le condizioni di uscita, pertanto, dovrebbero rimanere quelle stabilite nel decreto attuativo atteso per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale nelle prossime settimane. Con la conferma della pensione anticipata dei precoci con quota 41, le novità più rilevanti riguarderanno l'altra formula di pensione anticipata, l'Ape social a costo zero.
Infatti, si favorirà l'uscita delle donne a 63 anni, ma con qualche sconto sui contributi. Infatti, verrà inserita nella legge di Bilancio 2018 la possibilità di ottenere un bonus di contributi pari a 6 mesi per ogni figlio. Il limite massimo è fissato a 2 anni di bonus che andrebbero ad abbassare i versamenti richiesti fino a 28 anni per le donne che assistano parenti disabili, le disoccupate e coloro che abbiano una disabilità a partire dal 74 per cento.
Per le donne che svolgano lavori considerati pesanti, invece, i 36 anni di contributi richiesti attualmente potrebbero abbassarsi fino a 34. Rientrano in questa categoria le educatrici, le maestre, le ostetriche e le altre attività elencate nella scorsa legge di Bilancio.
Uscita pensione anticipata, le novità sui contratti a termine
Novità importante per le pensioni anticipate Ape a costo zero è rappresentata dalla possibilità di far valere anche un contratto a termine come ultima attività lavorativa svolta. Per i contribuenti che abbiano un contratto di lavoro con scadenza, la maturazione dei requisiti per l'Ape sociale potrà permettere l'uscita con la pensione anticipata a 63 anni purché il contribuente abbia lavorato per almeno diciotto mesi degli ultimi trentasei. La misura per la pensione anticipata Ape delle donne, informa il quotidiano economico, dovrebbe avere un impatto per i conti pubblici intorno ai 50 milioni di euro nel 2018, mentre l'allargamento dell'uscita anticipata dei lavoratori a termine dovrebbe ricevere una copertura di 25 milioni di euro per il 2018 e di 30 milioni per il 2019.