L'ulteriore adeguamento dal 1° gennaio 2019 dell'età di uscita per andare in pensione anticipata o per le Pensioni di vecchiaia determina disparità di accesso alla pensione per le donne nate negli anni Cinquanta, a partire dalle più prossime alla pensione, le classe 1953. Soprattutto per le lavoratrici, infatti, le più tartassate dagli adeguamenti dei requisiti delle pensioni, la differenza di uscita potrebbe arrivare a svariati anni rispetto alle colleghe nate negli anni precedenti. Il dato diramato dall'Istat sull'aumento di cinque mesi della speranza di vita con conseguente aumento dell'età o dei requisiti necessari per andare in pensione dal 2019 (a 67 anni quella di vecchiaia, a 64 o con 43,3 anni di contributi per le pensioni anticipate) sta creando profonde differenze delle condizioni di uscita.

Pensioni vecchiaia e pensione anticipata 2017, ultime novità oggi su età uscita donna

Le donne che lavorano nel settore privato come dipendenti potranno andare in pensione di vecchiaia, fino a tutto il 2017, a 65 anni e sette mesi. Dal 1° gennaio 2018, tuttavia, subiranno l'incremento della riforma Fornero di un anno di lavoro e la loro uscita è fissata a 66,7 come per gli uomini e per i dipendenti statali. Le donne autonome, invece, passeranno dai 66,1 odierni ai 66 e sette mesi, con un incremento di 6 mesi. Poi, dal 2019, tutti indistintamente dovranno attendere altri 5 mesi prima di andare in pensione di vecchiaia o accedere alle pensioni anticipate. Rispetto al 2010, l'incremento dell'età per le donne sarà di sette anni.

Prendendo in esame la classe 1953, infatti, il ritardo rispetto alle nate nel 1952 è evidente. Queste ultime sono potute uscire nel 2016 con pensione di vecchiaia in virtù di una deroga alla riforma Fornero all'età di 64 anni e 7 mesi con venti anni di versamenti entro l'anno 2012. Possibilità che non potrà essere estesa alle donne nate nell'anno successivo.

Come si esce con pensione anticipata o di vecchiaia nel 2018, 2019 e 2020?

Al di là delle pensioni derivanti dalla deroga alla riforma Fornero, le donne nate nel 1953 andranno in pensione nel 2020, molto più tardi delle nate nel 1950 e 1951. Infatti, spiega La Gazzetta del Mezzogiorno, una lavoratrice nata il 31/12/1951, con inizio del primo lavoro nel 1979, ha potuto beneficiare della pensione di vecchiaia a 61 anni, con decorrenza dal 1° gennaio 2013.

Le nate nel 1950, invece, sono andare in pensione di vecchiaia nel 2010. Una donna che sia nata il 1 gennaio del 1953 e che abbia iniziato a lavorare nel 1979 (lo stesso anno delle nate nel 1950 e del 1951), potrà andare in pensione di vecchiaia nel 2020, mentre per la pensione anticipata dovrà aver maturato 41 anni e 10 mesi di contributi. In quest'ultimo caso, l'uscita è fissata tra il 2016 ed il 2018, ma se non dovesse raggiungere i contributi necessari, dovrà attendere la maturazione di 42 anni e tre mesi di versamenti.