Mentre si cerca di giungere finalmente ad una conclusione sull'argomento riforma Pensioni 2017, che possa mettere d'accordo un po' tutti, sembra ormai dopo gli ultimi vertici di confronto tra Governo e sindacati fatta per l'ingresso all'interno della Legge di Bilancio il pacchetto riguardante il sistema previdenziale. Nei giorni scorsi, infatti, è stato stilato il comunicato da parte dell'Esecutivo in cui sono presenti tutte le modifiche che verranno attuate nell'imminente futuro. Tra queste, la più importante è senza dubbio quella riguardante l'esenzione delle 15 categorie di lavoratori gravosi dall'aumento dell'età pensionabile a partire dal 2019.

Ma quanti saranno gli esclusi da questo provvedimento?

Riforma pensioni: ecco quanti saranno gli esentati

Secondo quanto riportato dal quotidiano Corriere della Sera, come già detto tante volte le categorie degli esentati da tale incremento saranno quindici (le undici già previste dall'APe sociale più agricoli, siderurgici, marittimi e pescatori), per un totale di 14.600 persone che svolgono tali attività. Questo provvedimento è contenuto proprio all'interno degli emendamenti presentati da parte del Governo. Quindici categorie coinvolte, ma niente estensione della platea per quanto concerne l'APe sociale che, invece, verrà discussa nelle settimane a venire.

Riforma pensioni: nel 2027 l'uscita sarà a 67 anni e 3 mesi?

Ci sarebbe, inoltre, un chiarimento per quanto riguarda l'uscita anticipata di questi lavoratori: lo sconto sarà permanente e non si applicherà soltanto nel 2019, ma resterà attivo anche per gli anni futuri, quando prevedibilmente l'aspettativa di vita continuerà ad aumentare e di conseguenza continuerà ad incrementarsi anche l'età pensionistica.

Ad onor del vero, però, lo scatto in avanti dell'età sarà più morbido nel 2021 grazie al nuovo metodo di calcolo dell'aspettativa di vita, e nel 2027, stando a quanto pronosticato dall'esecutivo, chi svolge una delle attività facente parti di quelle gravose, potrà ottenere il pensionamento a 67 anni e 3 mesi, mentre tutti gli altri andranno in pensione a 67 anni e 8 mesi.

Fino al 2027, i nuovi provvedimenti in tema riforma pensioni, permetteranno a 167.000 persone di beneficiare di questa opportunità e il costo totale sarà di 1,4 miliardi di euro, a condizione che le quindici categorie non vengano modificate, perché si starebbe discutendo sull'allargamento anche ad altri lavoratori. A questo punto non ci resta che attendere per capire come si evolverà la situazione. Per rimanere sempre aggiornati sull'argomento della riforma pensioni 2017 o sul mondo del lavoro e della scuola è possibile cliccare sul tasto "SEGUI" presente in alto accanto al nome dell'autore di questo articolo.