Inutile sottolineare come l'attesa sia tutta rivolta all'incontro di sabato 18 novembre in tema riforma Pensioni 2017 per sapere cosa ne sarà del futuro del sistema previdenziale. L'argomento più caldo, infatti, è quello legato all'età pensionabile a partire dal 2019, ma arrivano buone notizie per quanto concerne l'ape volontaria e aziendale perché sarebbe tutto pronto per avviare le due forme di prestito pensionistico dopo aver raggiunto l'accordo con le convenzioni di banche e assicurazioni. Mancherebbe soltanto la firma ormai per gli accordi raggiunti con Abi e Ania.

Riforma pensioni, ecco banche e assicurazioni convenzionate per l'APe volontaria

Per far sì che il tutto possa essere avviato, è necessario che il Garante dia il via libera all'Inps perché il testo della convenzione tra le parti è già praticamente pronto. Poi toccherà all'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale inviare e istruzioni utili a tutte le sedi territoriali entro la fine del mese. Secondo Vincenzo Galasso, infatti, un economista della presidenza del Consiglio che ha parlato al Sole 24 Ore spiegando che l'obiettivo sarebbe quello di far partire l'APe volontaria entro dicembre e che c'è molta curiosità sull'impatto che questo strumento avrà e quanto successo riscuoterà tra i lavoratori che ne faranno richiesta.

Il Taeg per accedere all'APe volontaria sarà del 2,75% in fase di erogazione e del 2,85% in fase di ammortamento, che comunque verrà rimborsata nel ventennio rateale. Questo comprende anche la presenza di un'assicurazione obbligatoria per coprire i rischi di premorienza. Tra le banche che hanno aderito alla convenzione per l'APe volontaria troviamo Unicredit e Banca Intesa, ma anche Monte dei Paschi di Siena sembrerebbe intenzionata a voler partecipare.

Le assicurazioni, invece, saranno Generali, Allianz, Unipol, Cattolica e le Poste, ma anche in questo caso potrebbero a breve aggiungersene altre.

Riforma pensioni, come richiedere l'APe volontaria

Per accedervi è necessario avere almeno 63 anni di età, essere vicini all'età pensionabile entro i 3 anni e sette mesi e avere almeno 20 anni di contribuzione.

In più, la pensione dovrà essere uguale o maggiore per 1,4 volte il trattamento minimo rispetto all'assegno sociale. Una volta che l'Inps avrà certificato la presenza dei requisiti necessari, il pagamento del prestito avverrà due mesi a seguire. Come ben noto è attiva la retroattività e si potrà eventualmente risalire fino allo scorso 1 maggio.

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