Dopo l'incontro conclusivo di ieri nell'ambito del tavolo di confronto tra governo e sindacati sulla fase due della riforma Pensioni si sposta in Parlamento la partita previdenza. Una partita inevitabilmente legata a quella sul disegno di legge di Bilancio 2018 che si sta esaminando in questi giorni a Palazzo Madama. L'esecutivo guidato dal premier Paolo Gentiloni, adesso, dovrà presentare un emendamento con il quale trasferire nella legge di Bilancio 2018 all'esame delle Camere la misura che evita l'aumento automatico dell'età pensionabile per quasi ventimila lavoratori impegnati in mansioni gravose.

Pensioni, chiuso il tavolo di confronto tra governo e sindacati

Tra le misure annunciate ieri dal governo a margine della riunione conclusiva con i sindacati un differente calcolo dell'incidenza delle speranze di vita sui requisiti anagrafici per l'accesso al trattamento previdenziale. Inoltre si prevede un ampliamento dell'Anticipo pensionistico sociale che dal prossimo anno dovrebbe essere esteso anche alle nuove categorie di lavori gravosi inclusi in questa fase. Si è concluso così, ieri, l'intenso tavolo di confronto tra l'esecutivo e le parti sociali. Tavolo di confronto che però non si è concluso con una proposta condivisa e unitaria. I sindacati si sono praticamente spaccati, con diverse posizioni tra di loro.

Ora la palla passa al Parlamento: emendamenti per OD e Q41

Se la Uil di Carmelo Barbagallo e la Cisl di Annamaria Furlan cercano di vedere il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto, apprezzando in qualche modo l'impegno del governo, di diverso avviso è la Cgil di Susanna Camusso. Il sindacato rosso dice no alla proposta conclusiva dell'esecutivo bollandola come "insufficiente".

Per questo la Camusso ha annunciato che il 2 dicembre la Cgil organizzerà una mobilitazione nazionale. L'obiettivo è quelli di cambiare completamente passo rispetto alla legge Fornero e dare a donne e giovani una diversa prospettiva. La partita sulla previdenza dovranno adesso giocarla in particolar modo i gruppi parlamentari, cercando di modificare la legge di Bilancio 2018 nel corso dell'esame tra Camera e Senato.

Tra gli emendamenti già presentati quello che prevede la proroga o la stabilizzazione del regime sperimentale di Opzione donna e quello che prevede l'estensione della formula Quota 41 a tutti i lavoratori precoci.