Ultime novità sulla riforma Pensioni (fase 2) in arrivo oggi, martedì 21 novembre, da Palazzo Chigi dove si tiene in mattinata l'incontro conclusivo tra l'esecutivo guidato dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e i sindacati Cgil, Cisl e Uil, rappresentati rispettivamente da Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Non sembra proprio a portata di mano un'intesa unitaria, la Cgil sembra defilarsi ritenendo inadeguate le risposte del governo che a sua volta è pronto a sottoscrivere un'intesa solo con Cisl e Uil escludendo quindi il sindacato rosso intenzionato a dare vita a una mobilitazione.

Il Partito democratico di Matteo Renzi auspica che si possa evitare il nuovo strappo con la Cgil. “L'augurio - ha detto Titti Di Salvo, vice capogruppo dem a Montecitorio - è che si veda un accordo tra sindacato e governo”.

Pensioni, oggi 21 novembre vertice conclusivo tra esecutivo e parti sociali

La Di Salvo, così come ha suggerito ieri il premier nell'appello alle organizzazioni sindacali, vede il bicchiere mezzo pieno e riconosce gli "sforzi", come li ha definiti Gentiloni, fatti dall'esecutivo. “Le proposte del governo - ha detto la vice presidente del gruppo parlamentare del Pd alla Camera - proseguono sulla base del principio che non tutti i lavori sono uguali, una strada aperta - ha ricordato la parlamentare dem - già dalla scorsa legge di bilancio".

Quello del riconoscimento della differenza della pesantezza dei lavori è un punto sul quale ormai da tempo battono i sindacati, che non hanno ricevuto ancora risposte sufficienti da parte del governo anche se in qualche modo, secondo la Di Salvo, qualche passo avanti si è fatto.

Titti Di Salvo (Pd) vede il bicchiere mezzo pieno: riconoscere sforzi governo

"Questo riconoscimento - ha spiegato la deputata del Pd facendo riferimento alle misure già messe in campo dal Governo Renzi - che ha reso possibile prima l’Anticipo pensionistico sociale e oggi - ha aggiunto Titti Di Salvo - l’individuazione di lavori per cui bloccare l’aspettativa di vita".

L'aumento dell'età pensionabile per l'adeguamento alle aspettative di vita rilevate dall'Istat è già escluso per i lavoratori impegnati in mansioni usuranti, oggi il governo annuncerà nei dettagli la proposta che coinvolge nella misura anche altre quindici categorie di lavoratori impegnati in mansioni gravose. L'introduzione di nuovi elementi di flessibilità in uscita per l'accesso alla pensione anticipata, le modifiche al meccanismo di adeguamento alla speranza di vita, il riconoscimento della differenza dei lavori svolti. E' con queste misure che "cambia profondamente - ha detto il vice presidente del gruppo Pd alla Camera - l’impostazione della legge Fornero".