In questi giorni sta procedendo l'iter della Legge di Bilancio alla Camera, con le nuove misure della manovra finanziaria che entreranno in vigore nel 2018. Il pacchetto Pensioni contenuto all'interno della Legge di Stabilità include importanti novità per quanto riguarda l'Ape social, introdotto ufficialmente lo scorso luglio, come riportato dal portale La Legge per Tutti. Intanto, è divenuto ufficiale il provvedimento che sposta di 5 mesi in avanti l'accesso alla pensione di vecchiaia, in base alla speranza di vita. Tale aumento non vale per 15 categorie di lavoratori, le 11 dell'anticipo pensionistico agevolato più le 4 nuove individuate dal Governo.

Oggi ci concentreremo in particolare sulle nuove circolari emanate dall'Inps, che fanno riferimento all'Ape sociale. Ci sono novità importanti sia per i rioccupati che per chi possiede contributi all'estero.

Ape social, cosa cambia dal prossimo anno

I requisiti per accedere all'Ape social subiranno delle modifiche a partire dal 2018. A differenza di quest'anno, potranno presentare domanda per l'anticipo pensionistico agevolato i disoccupati:

  • che avevano un contratto a termine e abbiano lavorato con un regolare contratto 18 mesi negli ultimi tre anni
  • che non hanno percepito la Naspi, l'indennità mensile di disoccupazione
  • i rioccupati per non più di 6 mesi, attraverso voucher, libretto di famiglia, contratto di prestazione occasionale o lavoro subordinato

Sono rimaste poi le modifiche inerenti le nuove categorie di lavoratori che potranno beneficiare della misura previdenziale:

  • siderurgici
  • agricoli
  • marittimi
  • pescatori

In totale, le categorie dell'Ape social salgono dunque a 15.

Restano invariati i lavori usuranti inseriti nella precedente Legge di Stabilità per il 2017, ai quali si aggiungono gli operai siderurgici, i pescatori, i lavoratori marittimi e gli operai agricoli.

Un'altra importante variazione riguarda chi, durante la propria carriera contributiva, ha versato dei contributi all'estero. La nuova circolare dell'Inps dispone che tali contributi possano essere inclusi nel conteggio totale dei 30 o 36 anni contributivi richiesti per avere diritto all'anticipo pensionistico gratuito.

Infine, dal prossimo anno, a causa dell'aumento dei requisiti anagrafici per accedere alla pensione, l'Ape social potrà essere richiesta non prima del compimento dei 63 anni e 5 mesi di età. Quest'anno invece poteva essere richiesta a partire dai 63 anni, vale a dire 3 anni e 7 mesi prima della pensione di vecchiaia. Lo stesso adeguamento lo riceverà l'Ape volontaria, anche se quest'ultima non è ancora partita ufficialmente.